Al Vinitaly 2025 cinque speed tasting per scoprire la versatilità del Lambrusco

VERONA – Gli abbinamenti migliori del Lambrusco. I suoi metodi di produzione, e poi le sfumature cromatiche, la Spergola e un viaggio nella Doc. Attraverso cinque degustazioni veloci, della durata di 15 minuti circa, il Consorzio Tutela del Lambrusco racconterà al Vinitaly la versatilità di un vino, che complici le tendenze di mercato, diventa sempre più attuale.
Dal 6 al 9 aprile, il Consorzio che tutela sei Doc del Lambrusco (Lambrusco di Sorbara Doc, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc, Lambrusco Salamino di Santa Croce Doc, Modena Doc, Reggiano Doc e Colli di Scandiano e di Canossa Doc – oltre alla Spergola) sarà presente nel padiglione 1 dell’Emilia-Romagna con uno stand consortile condiviso con il Consorzio Emilia-Romagna (Stand A2-C1).
Nello stand 80 etichette disponibili in mescita, un’ampia selezione in grado di dare una panoramica completa dell’universo Lambrusco e di un’altra uva – questa volta bianca – tipica del territorio: la Spergola. Per facilitare l’approccio attraverso specifiche chiavi di lettura, il Consorzio Tutela Lambrusco propone inoltre alcuni Speed Tasting, percorsi tematici a cui è possibile accedere su prenotazione e che consentiranno di esplorare la varietà e le peculiarità delle bollicine emiliane in modo rapido ed efficace, ottimizzando il tempo a disposizione in fiera.
Nelle cinque degustazioni sarà possibile provare una selezione di quattro vini tra le circa ottanta referenze disponibili. Con “Lambrusco: i metodi di produzione” i visitatori potranno scoprire i diversi metodi di produzione del Lambrusco, mentre con “Lambrusco: dall’aperitivo al dessert” avranno modo di valutare le potenzialità di abbinamento delle bollicine emiliane in tavola.
“Lambrusco Spumante: viaggio tra le Doc” offrirà un approfondimento sugli spumanti ottenuti da vini Lambrusco mentre il percorso “I frizzanti colori del Lambrusco” mostrerà le sfumature cromatiche delle sei denominazioni di Lambrusco Doc prodotte nel territorio di Modena e Reggio Emilia focalizzandosi sulla tipologia produttiva più diffusa.
Spazio anche per le uve bianche con l’ultima degustazione, “Spergola: la bollicina dorata delle colline reggiane”: occasione perfetta per esplorare le potenzialità di questa uva bianca autoctona dalla spiccata freschezza, che ben si presta alla spumantizzazione. Ogni vino sarà raccontato da esperti sommelier, che forniranno informazioni dettagliate per arricchire l’esperienza in fiera.
“Abbiamo deciso di proporre questi percorsi veloci per offrire a operatori, stampa e visitatori un’esperienza concisa ma esaustiva”, spiega Claudio Biondi, presidente del Consorzio Tutela Lambrusco. “L’obiettivo è fornire una visione di massima sui temi più rilevanti, rispettando i tempi stretti che caratterizzano le giornate in fiera, in modo che chi ci visita nello stand possa avere un assaggio concreto e approfondito dei nostri Lambrusco Doc senza rinunciare alla qualità dell’esperienza. Invitiamo tutti a partecipare e a scoprire i diversi volti di questo vino, che racchiude in ogni bottiglia la tradizione vitivinicola del nostro territorio”.
A complemento del palinsesto, è infine in programma una masterclass organizzata da Enoteca regionale Emilia-Romagna interamente dedicata al Lambrusco, affidata alla conduzione di Pierluigi Gorgoni.
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