Vinitaly, San Lorenzo: “Rosato e Cerasuolo, due caratterizzazioni nette per conquistare il mercato”
VERONA – È il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Escol Riserva 2019 San Lorenzo il vino che per l’Abruzzo ha ottenuto il Tastevin, il riconoscimento assegnato dall’Associazione Italiana Sommelier, nell’ambito della guida Vitae, a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati.
Il vino, simbolo per la cantina San Lorenzo, una delle più storiche dell’Abruzzo, la più grande azienda vinicola del teramano con oltre 150 ettari vitati, è stato tra i protagonisti del Vinitaly 2025.
“Siamo molto contenti che la guida Vitae abbia dato questo riconoscimento a questo vino storico”, spiega Gianluca Galasso, al timone dell’azienda ultrasecolare di Castilenti con il fratello Fabrizio e lo zio Gianfranco Barbone.
Ma non solo rossi nelle degustazioni proposte nello stand di San Lorenzo.
“Abbiamo presentato il rosato San Lorenzo, che abbiamo ristrutturato in chiave moderna”, afferma. Al fianco delle uve Montepulciano, sono state utilizzati due vitigni internazionali, Cabernet e Merlot. “Il colore è tenute. È un vero rosato Igt, che si differenzia nettamente dal Cerasuolo d’Abruzzo che è un vino molto identitario dell’Abruzzo, ma occorre proprio distinguere nettamente le caratterizzazioni delle due tipologie”.
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