Agricoltura 28 Set 2023 08:56

Campagna olearia 2023: in Abruzzo si prevede un aumento della produzione

Campagna olearia 2023: in Abruzzo si prevede un aumento della produzione

PESCARA – La raccolta delle olive sta per cominciare in Abruzzo, così come in altri territori italiani. Per alcuni produttori si parte già dal prossimo fine settimana. Quali sono le previsioni per la campagna olearia 2023/2024? Le aspettative registrano un miglioramento, seppur lieve, rispetto allo scorso anno, considerato “anomalo e quindi da dimenticare”, secondo gli addetti ai lavori.

“Una stagione promettente”, afferma Pier Carmine Tilli, presidente di Coldiretti Chieti. “In alcune zone, come l’Alto Sangro, in provincia dell’Aquila, le condizioni climatiche potrebbero causare un lieve calo della produzione, ma si tratta di una parentesi. In linea generale possiamo prevedere un’annata sicuramente migliore rispetto a quella scorsa, con un aumento del 30-40 per cento in provincia di Chieti, ma anche in altre zone della regione. Anche la qualità potrà essere garantita, perché non ci sono stati attacchi patogeni. Lo scorso anno, invece, la mosca olearia ha causato inevitabili danni”.

La buona fioritura dei mesi primaverili e una discreta allegagione (la fase iniziale dello sviluppo dei frutti successiva alla fioritura) fanno pensare a un raccolto migliore di quello ottenuto lo scorso anno, quando, così come racconta Helvia Tini Persiani, titolare dell’omonima azienda biologica di Atri (Teramo), “il caldo feroce e l’attacco della mosca a metà settembre, quando era ormai troppo tardi per intervenire, avevano danneggiato notevolmente il raccolto”.

“Quest’anno la fioritura ha retto”, spiega. “Gli alberi sono pieni di olive, quindi ipotizziamo un’annata buona, ma la conferma arriverà solo quando partirà la stagione produttiva. La raccolta per noi comincia il prossimo fine settimana. Vedremo come la natura reagisce, visto che il ciclo naturale è ormai alterato. Basti pensare che siamo a fine settembre ed è previsto un aumento delle temperatura nei prossimi giorni. Tuttavia ci auguriamo una quantità migliore, ma anche qualità”.

Fiduciosa anche Angela De Lauretis, dell’azienda agricola Terra Mater di Pineto (Teramo): “Lo scorso anno abbiamo avuto varie problematiche, anche a causa della mosca. Ora però, anche grazie al microclima, credo che l’annata sarà migliore”, dice. “Speriamo che la resa sia altrettanto soddisfacente. Cominceremo la raccolta a fine ottobre”.

Il nocciolo duro è rappresentato dall’inevitabile aumento del prezzo dell’olio all’ingrosso, che solitamente risente delle scelte e del prezzo fissato in Spagna, paese in cui si prevede un’annata negativa.

Ad accendere i riflettori su questa criticità è Giuseppe Scorrano, presidente provinciale Coldiretti Pescara: “Da un costo di 4,50 euro al litro si passa a 9,30 euro, per cui arriveremo a pagare l’olio 10 euro al litro”, anticipa. “L’aumento in Italia dipende anche da altri rincari, come il costo delle lattine e dei contenitori in vetro. Per quanto riguarda la produzione, però, credo che questa sarà una stagione positiva”.

Scorrano si riferisce, in modo particolare, al territorio della provincia di Pescara, più precisamente all’area Vestina, che comprende i comuni di Pianella, Moscufo e Loreto Aprutino, dove è diffusa la cosiddetta Dritta, varietà autoctona. “Le olive sono belle e prevediamo una raccolta maggiore dello scorso anno, quando c’è stato l’attacco della mosca che ha provocato un grave crollo. Quest’anno, invece, ci stiamo salvando. Bisognerà poi vedere le rese effettive, ma siamo ottimisti e siamo pronti per la raccolta”.


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