Cronaca 07 Gen 2020 06:32

A CIVITELLA ROVETO LA BOTTEGA CHE SI PRENDE CURA DEGLI STRUMENTI MUSICALI: ECCO LA STORIA DI GABRIELE

A CIVITELLA ROVETO LA BOTTEGA CHE SI PRENDE CURA DEGLI STRUMENTI MUSICALI: ECCO LA STORIA DI GABRIELE

CIVITELLA ROVETO – Quando apprezziamo un musicista per le sue performance a stento ci fermiamo a riflettere sullo strumento che utilizza, che suona e che gli permette di fare al meglio il proprio lavoro.

Si tratta di uno strumento e in quanto tale può essere soggetto ad esempio a usura o cadute e necessita di una costante manutenzione proprio per garantire una qualità musicale importante.

Prendersi cura di un apparecchio simile non è facile, ma per fortuna, ci sono artigiani come Gabriele Sabatini che lo fanno tutti i giorni.

Appassionato della musica fin da bambino, nel 2011 dà vita a “La Bottega dei Fiati”, un’attività che ripara e mette a nuovo gli strumenti musicali a fiato in legno e in ottone nel comune marsicano di Civitella Roveto (L’Aquila), suo paese natio.

“Anche prima di aprire l’attività ho fatto questo lavoro gli ultimi anni del Conservatorio – racconta Gabriele a Virtù Quotidiane – sono un autodidatta e per un periodo ho frequentato anche un altro riparatore a Pescara in cui ho potuto osservare le tecniche del mestiere. Mi sono poi trasferito in Francia per due anni, dove ho frequentato una scuola specializzata per i mestieri della musica ed è stata un’esperienza formativa importante”.

Il laboratorio ha una parte dedicata ai clarinetti, ai flauti, ai sassofoni, agli oboi e ai fagotti. Poi c’è una parte dedicata agli ottoni e ad ogni lavoro in saldatura.

“Seguo precisamente ogni strumento dall’inizio alla fine, non sembra ma dietro c’è un impegno puntuale e costante – dice l’artigiano – ogni strumento ha migliaia di componenti che non ci si può immaginare, ad esempio un sassofono è composto da circa 2200 parti assemblate. La scorsa settimana ne ho riconsegnato uno del 1960 e per risistemarlo ho impiegato 53 ore”.

Mestiere meticoloso, quello di Gabriele che insieme alla sua bottega è ufficialmente il secondo specializzato in Abruzzo nel settore.

“Siamo in due a fare questo lavoro, ma purtroppo c’è molta concorrenza nel mercato non ufficiale, che abbassa i prezzi per attirare maggiore clientela anche non facendo un ottimo lavoro. La qualità e la gratificazione del cliente è la maggiore ricompensa che si possa avere. Mi relaziono quotidianamente con Roma e molte città italiane, tra musicisti e fornitori”.

Alla “Bottega dei fiati” arrivano strumenti da tutto il paese e rappresenta un punto di riferimento per il Centro Italia e non solo, tanto che anche la prima tromba della Scala si rivolge a Gabriele, che nonostante il carattere positivo si è ritrovato spesso a vivere momenti di sconforto.

“È normale affrontare degli attimi di scoraggiamento, però, fortunatamente la passione per quello che faccio mi permette di continuare con il sorriso. Certo, gestire, una simile attività non è molto facile, con tutte le spese che si hanno, però mi permette di essere soddisfatto. La curiosità è la prima cosa, soprattutto in questo settore, bisogna approfondire, andare a fondo e scavare, farsi sempre tante domande anche per il funzionamento di uno strumento”.

La musica è stata galeotta, soprattutto grazie alla presenza sul territorio della Banda di Civitella Roveto, un complesso che raccoglie e forma musicisti del paese e non solo, divenendo anno dopo anno, un richiamo per le nuove generazioni.

“Suono ancora nella banda con il mio sassofono ma non mi sento un musicista, preferisco un lavoro più pratico, come quello che svolgo, mi sento più un artigiano”.

E da giovane artigiano di 34 anni, in un settore molto particolare come il suo, ha in mente di riunire tutti i riparatori italiani in un’associazione.

“Ho creato un gruppo facebook dove relazionarsi tra colleghi, ci si scambia pareri e consigli – conclude Gabriele – . Mi piacerebbe realizzare un’associazione italiana di riparatori che ad oggi non esiste, anche per darci delle regolamentazione, come ad esempio dei tariffari da rispettare. Il nostro è un lavoro particolare ma importante e va valorizzato, mi auguro che questo mio progretto vada in porto realmente”.

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