L’AQUILA – C’è un luogo all’Aquila che si chiama Fablab Aq ed è un luogo dove si crea, si sviluppa e soprattutto si immagina.
Era un magazzino dell’Istituto d’istruzione superiore Amedeo D’Aosta dato in comodato d’uso ad una associazione che da diversi anni porta avanti attività legate al mondo dell’artigianato e della tecnologia.
Nel Fablab si può incontrare l’artigiano che lavora con la cera, l’informatico esperto di stampa 3D, il mastro fresatore che utilizza macchine a controllo numerico e il semplice artigiano che con martello e pinze ha a disposizione un banco e degli attrezzi per il suo lavoro.
C’è anche uno spazio dove si fa formazione e alcuni dei soci portano la formazione del Fablab anche nelle scuole elementari e medie con corsi di coding e programmazione per i bambini.
Il Fablab è un luogo aperto e la sua missione è quella di far conoscere, divulgare e fare appassionare le persone alle attività che svolge. Non è solo uno spazio dove si possono svolgere delle attività, ma è soprattutto un luogo dove si possono ampliare le proprie conoscenze.
Il servizio è stato realizzato prima dell’emergenza Coronavirus e delle restrizioni imposte dal governo italiano