IL CANE PASTORE ABRUZZESE RICONOSCIUTO PATRIMONIO NAZIONALE

L’AQUILA – Il cane pastore abruzzese è stato riconosciuto patrimonio culturale da una legge nazionale.
“Il cane bianco italiano da custodia delle greggi, capolavoro della collettiva e plurimillenaria opera di selezione genetica delle genti della montagna abruzzese, è stato ed è elemento insostituibile nell’attività armentaria ecocompatibile della tradizione pastorale abruzzese”, si legge nel testo.
Il riconoscimento nazionale arriva dopo quello regionale.
Il canis pastoralis o pequarius (“pecoraio”) dal pelo bianco, di cui scrivevano già in età romana Catone, Columella, Varrone e Palladio, ha continuato a svolgere indisturbato le sue mansioni di guardiano di greggi nel corso dei secoli, senza mai allontanarsi dall’appennino centro-meridionale dove aveva fatto specie a sé.
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