PAESAGGI AMERICANI NELLA RISERVA DELLA DUCHESSA

BORGOROSE – Il cammino dei briganti è un percorso che si snoda per circa 100 chilometri tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Può essere agevolmente suddiviso in tappe come quella, abbastanza impegnativa, organizzata dall’accompagnatore di media montagna Simone Sebastiani di Indomito Abruzzo il 2 giugno 2017.
Partenza dal Borgo di Cartore (950 metri sul livello del mare) dove c’è un’area nella quale è possibile parcheggiare. Si intraprende un sentiero che risale per la Val di Fua, una valle incantata coperta da boschi misti di cerro, frassino, carpino, sorbo e acero che lasciano il posto, al di sopra dei 1200 m., alle monumentali faggete. Si trovano anche degli alberi di acacia, nella varietà gialla, profumatissimi e rigogliosissimi.
La salita a un certo punto si fa più impervia e l’escursionista si può servire di una catena per proseguire in sicurezza il suo percorso. Dopo un paio di ore si esce dal bosco e si iniziano a vedere le creste delle vette appartenenti al massiccio del Velino.
La camminata si fa più leggera e si arriva al Rifugio Panei, struttura dedicata all’alpinista, originario di Sant’Anatolia (Rieti), protagonista di importanti imprese, vissuto nella prima parte del 900 che prese parte anche alla “campagna di Russia” con il reparto degli Sciatori Monte Cervino. Il rifugio è aperto, un po’ trascurato ma si può bivaccare nelle vicinanze per ricaricarsi di energie e ammirare la valle dall’alto.
A poca distanza c’è una caratteristica residenza di pastori che si mostrano disponibili a ospitare l’aspirante brigante rifocillandolo con vino e formaggio.
Ancora un’ora scarsa di cammino e, tra mandrie di mucche e cavalli che si muovono abilmente su un fondo non sempre agevole, si arriva al lago della Duchessa, che si trova a 1788 metri di quota, circondato da ampi prati e da rocce e rilievi di origine glaciale.
Il paesaggio è molto suggestivo e a tratti ricorda gli scenari americani della Monument Valley, se non fosse per il fatto che il rosso della terra di questa è sostituito da un fondo ricco di verde.
Si raggiunge quindi il Malepasso che offre una vista meravigliosa della Val di Teve e dei rilievi circostanti. Da qui si inizia a scendere per un sentiero, inizialmente piuttosto impervio, lungo la Valle. Ci si reimmerge lungamente nella faggeta in una discesa che pare infinita ma è allietata dalla ricchezza della vegetazione e dalle creste circostanti che spuntano tra le cime degli alberi.
Si arriva quindi alla sbarra che delimita la Riserva naturale Montagne della Duchessa, si mantiene la destra, dopo qualche passo si avvista il borgo di Cartore che è la partenza di questo stancante ma ricchissimo percorso. Ilaria Di Marco
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