Cronaca 11 Gen 2023 19:04

TRABOCCO SAN GIACOMO: CUCINA, PASSIONE E INNOVAZIONE SOSPESI TRA TERRA E MARE

Trabocco San Giacomo

SAN VITO CHIETINO – Quella dei trabocchi, è una delle storie più antiche e rinomate: gigantesche palafitte immerse nel blu profondo del mare. C’è chi dice che andrebbero accreditate ai Fenici, chi invece pensa siano opera dei contadini ma una cosa è certa, oggi queste strutture ospitano ristoranti in cui si possono gustare pietanze locali, nel rispetto delle tradizioni abruzzesi.

Sarebbe impossibile descriverli tutti ma uno fra tanti, spicca per qualità, etica, tradizione al passo con l’innovazione.

Si tratta del Trabocco San Giacomo, costruito nel 1946 e situato sul lato nord della punta del molo di San Vito Chietino (Chieti). Una storia, quella della proprietaria Vilma Mancini, che ha dell’incredibile. Vilma è laureata in Scienze della formazione ma fu grazie alla spinta del padre, che acquistò il trabocco per “farci un piccolo bar”, se oggi la ristorazione è il suo lavoro e lo fa anche molto bene.

La sua avventura è iniziata quando nel 2015, con l’inaugurazione del Trabocco, si è ritrovata a dover gestire un locale da zero, partendo con dei semplici aperitivi fino ad arrivare, poi, al ristorante: “Ho sempre lavorato in sala e non avevo la ben che minima idea di cosa potesse significare”, racconta a Virtù Quotidiane. Oggi Vilma si dedica alla cucina, è la chef del trabocco e la passione, trasmessa anche da uno “Chef amico”, è talmente forte da spingerla a studiare, sperimentare e realizzare piatti legati alla tradizione ma con quel pizzico di innovazione in più.

La sua è una cucina espressa, prepara tutto al momento e afferma: “Io preferisco la qualità alla quantità e non importa se è rischioso, ai miei clienti voglio regalare un’esperienza unica, far apprezzare il tempo che passa, godersi il mare, l’odore della natura e tutto il bello che ci circonda”.

Al Trabocco San Giacomo si lavora con il pescato del giorno, con un minimo di due/tre portate ad un massimo di dieci ed i suoi cavalli di battaglia sono il brodetto con pescato locale e la frittura mista di paranza con verdure pastellate, accompagnate da due tipologie di maionese fatte in casa: la prima con zafferano di Navelli e la seconda con il nero di seppia (ricavato dalla materia principale).

Il suo è “un approccio del riciclo” nei confronti dei prodotti utilizzati ed è anche per questo motivo che da poco tempo ha introdotto l’autoproduzione di verdure ed erbe aromatiche in base alla stagionalità; alimento fondamentale del loro orto è la Bieta Rossa, introvabile, poco utilizzata ma dalle ricche proprietà nutrienti.

Vilma è instancabile, ha lottato tanto per raggiungere la sua indipendenza economica e creare “il suo impero”. Oltre al trabocco, infatti, poco distante ha da poco inaugurato un nuovo locale: il “Bistrot San Giacomo”, sulla via Nazionale Adriatica, il concept è lo stesso del ristorante ma in chiave apéritif.

“L’idea è quella di lavorare tutto l’anno”, spiega Vilma, “e non solo durante la stagione estiva, nel pieno rispetto delle normative e delle regolamentazioni vigenti attuate dal Programma ittico regionale”.

Il Bistrot ha una capienza massima di 45 posti a sedere, d’inverno, e punta ad una cucina tradizionale in chiave personalizzata passando per: una tartare di ricciola con mandorle tostate e pere, cozze ripiene alla sanvitese, polpo scottato, sgombro cotto a bassa temperatura con porro e noci.

Con questa nuova apertura cercano di attuare i dettami di Carlin Petrini, fondatore di Slow Food, inseguendo una vera e propria politica dei prezzi, proponendo piatti “puliti, buoni e giusti (nel prezzo)”.

Il Trabocco ed il Bistrot, non sono solo dei semplici locali. Costruiscono una storia. La storia di vita fatta di scelte coraggiose e di percorsi che a mano a mano prendono forma. È una storia che parte dalla titolare, il marito ma passa attraverso i lavapiatti, la pasticciera, i camerieri e gli chef, questo perché si punta sui giovani e sul ricambio generazionale all’interno delle cucine. Giorgia D’Ostilio

LE FOTO

Vilma Mancini Trabocco San Giacomo


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