UNA MEGA PALA EOLICA IN MEZZO AI VIGNETI, TOLLO DICE “NO”

TOLLO – Un’enorme pala eolica alta 100 metri, con un raggio da 62 potrebbe essere installata nel paesaggio geometrico, unico e dal grande fascino della pergola abruzzese. Quel simbolo identitario che il Comune di Tollo (Chieti) ha pensato di candidare nella lista del patrimonio Unesco.
Il sindaco Angelo Radica però non ci sta e le sta tentando tutte per impedire che la mega pala eolica venga effettivamente collocata tra i vigneti del suo comune.
Lo scorso agosto, una società milanese, parte di un gruppo olandese, ha presentato al Comune e alla soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio una richiesta di impiantare una pala eolica proprio tra le vigne.
“La zona individuata dalla società – spiega a Virtù Quotidiane il sindaco Radica – è a circa 300 metri da un territorio dove è programmato un importante investimento dell’azienda Feudo Antico”.
La soprintendenza ha fornito un primo parere negativo, poiché il sito individuato dalla società è sottoposto a vincolo in quanto nei pressi di un’area archeologica nella quale sono state rinvenute delle cisterne romane, mentre il Comune non ha per legge poteri di opporsi dal momento che si tratta di un investimento in energia sostenibile entro un mega.
Nonostante il parere sfavorevole della soprintendenza, però, il rischio è ancora concreto, per via di alcune obiezioni sollevate dalla società stessa.
Il Comune di Tollo, insieme al Consorzio di tutela della Docg, alle aziende vinicole del territorio e ad altre associazioni ha ufficialmente presentato lunedì una richiesta alla soprintendenza di riconoscimento dell’area in questione come sito di notevole interesse pubblico.
“Noi siamo molto preoccupati – confessa Radica – ma ciò non significa che non siamo sensibili alle energie rinnovabili. Anzi, in 9 anni di amministrazione abbiamo efficientato gli edifici pubblici, collocato pannelli fotovoltaici, siamo il primo Comune a promuovere le comunità energetiche, ma crediamo che una pala eolica di queste dimensioni in mezzo ai vigneti sia un danno per l’immagine del nostro territorio”.
Il legame di Tollo con il mondo del vino è di quelli strettissimi, costellato negli anni da riconoscimenti di prestigio, a cominciare dal 2009 con l’istituzione della Doc Tullum e poi tra il 2011 e il 2014 la zonazione del territorio con l’università di Milano; nel 2016 è stato approvato il piano regolatore a consumo zero del suolo, vincolando circa 10 km di vigne all’inedificabilità totale, ad eccezione per manufatti a servizio delle aziende agricole, entro limiti di estensione e precise prescrizioni sui materiali da utilizzare. Ad aprile 2019 risale il riconoscimento della Docg Tullum.
Infine recentemente si inseriscono la proposta presentata dal sindaco Radica di candidatura della pergola abruzzese a patrimonio dell’umanità e lo scorso 14 marzo l’ottenimento della menzione speciale nel settimo premio Paesaggio del consiglio d’Europa, (che ha premiato l’Abruzzo anche con una menzione speciale ai Calanchi di Atri).
Per venerdì è stata fissata una riunione con la soprintendenza per verificare la fattibilità della richiesta del Comune, che potrebbe scongiurare il rischio.
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