PESCARA – Dietro una consolle, un dj ha animato l’intera piazza mixando pezzi di musica commerciale. Sullo sfondo un mini bancone con tanto di bartender acrobatico, e poi tavoli apparecchiati più semplicemente tipici da pizzeria o da ristorante di arrosticini, fino a mise en place curate con eleganza di ristoranti di pesce e ancor più pompose per i tavoli nuziali, con chef in divisa e spose che hanno sfilato.
Questa mattina a Pescara, in piazza Salotto, in contemporanea con tante città italiane e con la manifestazione principale a Roma, i pubblici esercizi sono scesi a manifestare. L’iniziativa, “Vogliamo Riaprire”, organizzata da Fipe Confcommercio e svoltasi nel pieno rispetto di tutte le misure anti Covid, senza alcun genere di assembramento, ha visto una cinquantina di imprenditori di bar, ristoranti, sale da gioco, locali da ballo, pasticcerie e location da cerimonie, in rappresentanza di circa 500 imprese del territorio aderenti a Confcommercio testimoniare tutta la voglia di ricominciare a lavorare al più presto.
“Le certezze sono fondamentali per dare a noi il giusto tempo per riaprire, e programmare tutte le operazioni per sanificare e mettere in sicurezza i locali – ha spiegato il presidente Riccardo Padovano -. Vogliamo tornare a ripristinare la mise en place nei locali e rimettere in piedi tutte le attività. Questa mattina abbiamo dato il meglio delle nostre attività. Un po’ di musica già ci ha ridato vita. La nostra società ha bisogno di ottimismo e l’ottimismo deve partire da notizie certe, e possibilità di investire nell’immediato futuro. Chiediamo una moratoria bancaria a 30 anni per programmare i nuovi investimenti, perché i ristori sono solo un piccolo palliativo, e poi occupazione del suolo pubblico gratuito e l’annullamento della Tari. Il principio è ‘chi inquina paga’ e noi sono otto mesi che stiamo fermi quindi la Tari va abolita per tutte le attività di pubblico esercizio di tutta la filiera”.
LE FOTO