6 APRILE: A STIFFE UN CONCERTO PER RICORDARE E RINASCERE

SAN DEMETRIO NE’ VESTINI – “…per far arrivare la mia preghiera più intima al Cielo…”, queste le parole della pianista Marcella Coletti che insieme al violinista Andrea Petricca, al soprano Emanuela Marulli e all’oboista Luca Cervoni si esibiranno nel concerto “6 aprile… Memoria e Rinascita” domani, giovedì 6 aprile alle ore 18,30 presso la sala Musica e Feste del Villaggio Stiffe Sport & Relax a Stiffe (L’Aquila).
Il concerto sarà dedicato alle 309 vittime del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 e in particolare alle 17 vittime di Villa Sant’Angelo, paese d’origine della pianista Marcella Coletti, che in quella tragica notte è stata colpita personalmente dalla perdita di persone a lei molto care.
“Come diceva Ezio Bosso, noi viviamo attraverso i compositori del passato… mi piace pensare che durante il concerto ogni Angelo di Villa Sant’Angelo rivivrà attraverso ognuna delle musiche che suoneremo”, queste le parole del violinista paganichese Andrea Petricca durante un’intervista rilasciata a Radio L’Aquila 1, official media partner del concerto.
L’evento rientra nell’ambito del Progetto ArtisticoCulturale ideato nel 2023 da Marcella Coletti, in collaborazione con Progetto Stiffe Spa. Sarà un concerto che, nel profondo rispetto della memoria e del lutto, vuole condividere con il pubblico un messaggio luminoso di rinascita e speranza tramite la musica classica resa fruibile e accessibile al grande pubblico e alle giovani generazioni. Il concerto vedrà esibirsi il Trio La Fenice, composto da Andrea Petricca, Luca Cervoni e Marcella Coletti, insieme al soprano Emanuela Marulli. Il programma musicale prevede musiche sacre, eteree ed evocative di Verdi, Mozart, Piazzolla, Franck e altri celebri compositori, e ogni brano verrà dedicato ad uno dei 17 Angeli di Villa Sant’Angelo. Le musiche verranno inframmezzate dalla lettura di alcune poesie dedicate alle vittime del terremoto. Simbolo del concerto è il fiore di loto, fiore particolare perché ha in sé un fascino naturale nonostante le sue radici siano immerse nel fango: proprio per la sua capacità di sbocciare in tutta la sua bellezza dal fango, simboleggia la rinascita. Sintesi del concerto è infatti il passo tratto dall’Apocalisse di Giovanni: “Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra…”.
L’ingresso al concerto è libero, per informazioni 380-4749192.
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