AQUILA IN LUCE, IL CINEMA E LA MEMORIA: LA PERDONANZA CELESTINIANA IN UN FILMATO DEL 1932

L’AQUILA – Se sulla costa adriatica erano attivi, nei primi anni Venti, cineasti locali come Nicola Bonacci e Vincenzo Melocchi, sempre attenti alla documentazione di eventi notevoli come visite di Stato e celebrazioni civili e religiose, va notato che per quanto riguarda invece l’Abruzzo interno questo genere di avvenimenti è in quel periodo esclusivo appannaggio, anche per motivi di vicinanza geografica, dell’Istituto Luce, acronimo di (L’)Unione Cinematografica Educativa che, nato nel 1924, sta iniziando in quel particolare momento storico una attenta documentazione video del territorio italiano.
Tra esigenze di propaganda del regime fascista, di cui era una creazione, e in qualche caso invece mosso da sincera attenzione alla documentazione delle realtà locali, l’Istituto Luce sarà in ogni caso protagonista con la realizzazione di centinaia di opere.
Molti di questi filmati sono in realtà documentazioni di avvenimenti, inseriti poi nei cosiddetti “cinegiornali”, come avvenne per quelli dedicati ad esempio alla neonata Pescara, a Vasto, Lanciano, ma altri, anche brevi, ci sembrano a volte avere una struttura più organica, una perizia tecnica e una dignità documentaristica che li rende veri e propri reportage indipendenti.
È sicuramente il caso della documentazione della sontuosa sfilata in costume della Celebrazione Celestiniana, del 29 agosto del 1932, che rievocava la nomina a Papa di Pietro del Morrone, attentamente raccontata nei suoi momenti principali, divisi in capitoli, e con inquadrature che rivelano una preparazione capillare e inusuale per l’epoca: le immagini documentano il maestoso corteo storico con gli stendardi dei castelli fondatori della città, le ambascerie di Isernia, Sulmona, Perugia, figuranti nelle vesti di sovrani come Carlo II d’Angiò, Carlo Martello, Guido da Montefeltro, Maria di Ungheria e Clemenza di Germania, e infine l’incoronazione del Papa.
Questo filmato, accorpato ad altri quali la documentazione della visita a L’Aquila di Re Vittorio Emanuele III del 1928 e la Coppa automobilistica Gran Sasso, è stato poi oggetto di un recupero operato nei primi anni Novanta dalla Regione Abruzzo insieme al Ministero per i beni culturali, alla Soprintendenza e al Dipartimento di Storia dell’Università, e distribuito sotto il nome Aquila in Luce, il cinema e la memoria.
*critico cinematografico
L’uscita ormai prossima del mio volume Il cinema forte e gentile, dedicato ai film girati nella nostro stupendo Abruzzo, credo possa costituire anche uno stimolo per porre la giusta attenzione verso opere non sempre note che fanno parte di diritto della storia del nostro territorio e che spesso ne hanno fatto conoscere ovunque le bellezze e le tradizioni!
Sfogliando insieme le pagine della pubblicazione, realizzata con la preziosa collaborazione della casa editrice Arkhè, mi soffermerò con i lettori di Virtù Quotidiane sui momenti a mio parere più interessanti, raccontandovi aneddoti e tanti particolari sui luoghi scelti per quei film: mettiamoci quindi in marcia, alla scoperta, come è tradizione delle pagine che ci ospitano, del bello nascosto e dei piccoli segreti anche cinematografici di questa nostra terra meravigliosa…
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