“IL MAESTRO DI VIOLINO”, QUELLA MISTERIOSA PARTITA DI RUGBY NEL FILM CON MODUGNO

L’AQUILA – A volte vicende apparentemente innocue e lontane nel tempo possono invece far nascere storie bellissime e appassionanti, come questa che riguarda un film con Domenico Modugno girato a L’Aquila e la stupenda comunità degli appassionati di rugby.
Più o meno un anno fa, mentre lavoravo sul mio libro sui film girati in Abruzzo, a un certo punto ricordo di essermi imbattuto, scrivendo del film Il maestro di violino, in una misteriosa partita di rugby presente nella pellicola: era riconoscibile un gremito stadio Fattori, ma le divise non sembravano essere quelle della locale squadra cittadina.
Stiamo parlando di un film uscito nel 1976, per cui la difficoltà nel reperimento delle fonti mi aveva da subito scoraggiato a proseguire nell’approfondimento, finché un caro amico appassionato di cinema ed ex rugbista, Massimiliano De Paolis, non mi ha vivamente spronato nel cercare di capire di che incontro si trattasse, aiutandomi nelle ricerche.
In realtà mi ha aiutato a mettere in moto uno straordinario tam-tam che ha coinvolto esperti ed ex campioni aquilani e poi di tutta Italia, con molti di loro non a conoscenza dell’esistenza del film e che sorprendentemente si sono riconosciuti tra i giocatori in campo.
Le ricerche sono diventate vere e proprie indagini e mi hanno portato a contattare un grande esperto, Walter Pigatto, fino a coinvolgere a Milano uno dei padri del giornalismo rugbistico, Luciano Ravagnani, che finalmente durante una lunghissima e memorabile chiacchierata mi ha svelato di che incontro si trattasse.
Si è scoperto che era un test match della nazionale contro il Cardiff: l’incontro fu voluto dall’allora allenatore dell’Italia, il gallese Roy Bish, e trattandosi di una nazionale sperimentale non fu indossata la tradizionale maglia azzurra.
Analizzando attentamente i fermo immagine del film sono stati individuati, tra i giocatori presenti in campo al Fattori quel 19 marzo del 1976, gli italiani Bonetti, Quaglio, Monfeli, Puppo, Bona, Cossara, Caligiuri, Mariani, Baraldi, Di Carlo, Camiscioni, in maglia verde, e i forti gallesi Gareth Davies e Clive Rees in maglia a strisce grigio-nere.
Per la cronaca l’incontro terminò 31-25 per i gallesi, davanti a oltre 4.000 spettatori, arbitro il sig. Piazza di Catania.
Il maestro di violino fu l’ultimo film da protagonista di Domenico Modugno, presente in una cinquantina di pellicole, contemporaneamente alla straordinaria esperienza da cantante che lo ha visto affermarsi nel mondo come ambasciatore della cultura popolare italiana.
Nel film Modugno è Giovanni Russo, insegnante di violino malinconico e dal passato sofferto e misterioso, ambito da numerose donne tra cui la giovane Laura, innamorata del musicista, interpretata dalla bellissima attrice tedesca Rena Nehaus.
La pellicola, diretta da Giovanni Fago, fu sceneggiata da Maria Pia Fusco, futuro critico cinematografico di Repubblica, e girata tra l’Abruzzo, l’Umbria e Gerusalemme.
La chiesa dove la giovane protagonista dialoga con un sacerdote, l’attore Renato Pinciroli, è quella di San Pietro in via XX Settembre a Preturo, paese ripreso anche in alcuni scorci, mentre le altre riprese aquilane riguardarono alcune soggettive da un bus che percorre la strada statale 17 all’altezza dell’attuale casello Ovest dell’autostrada e soprattutto lo stadio Tommaso Fattori.
“A Perugia, al Conservatorio Morlacchi, il maestro di violino Giovanni Russo suscita l’interesse amoroso di numerose donne, la giovane contessina Laura, la raffinata Contessa Margherita, la pianista Luciana: piano piano però il passato controverso e sofferto del violinista riemerge, mettendolo di fronte ad un bivio…”.
Regia: Giovanni Fago
Sceneggiatura: Maria Pia Fusco
Fotografia: Sergio Salvati
Montaggio: Alberto Gallitti
Musiche: Bruno Nicolai
Produzione: Coralta Cinematografica
96 min. colore
Interpreti: Domenico Modugno, Juliette Mayniel, Rena Niehaus, Elisabetta Virgili, Andrea Scotti, Daniel Klachin, Francesco Carnelutti
*critico cinematografico
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