L’AQUILA – La corale cantAbruzzo dell’Aquila, diretta dalla maestra Rosella Pezzuti, ha diffuso nella notte del 6 aprile un video che nel giro di una manciata di ore ha registrato oltre mille visualizzazioni.
Realizzato mediante un certosino lavoro di montaggio audio e video: i coristi e i musicisti hanno cantato e suonato da casa, registrando con i telefonini, poi ciascuno ha inviato la propria parte via mail; le tracce audio sono state montate e scorrono su una rapida sequenza di cartoline appositamente realizzate, una per ogni paese del mondo colpito dal coronavirus, quasi duecento.
L’operazione è dedicata alla città (“Novantanove” è uno dei brani più emblematici dell’aquilanità); il contatore si ferma ai 3 minuti e 32 secondi di musica ed immagini. 3 e 32. Come l’ora in cui L’Aquila fu segnata dal sisma undici anni or sono.
L’essenza del dolore vissuto e della resilienza si cristallizza in questi pochi minuti – si legge in una nota della corale – ci invita a comprendere davvero quale sia il concetto concreto, profondo di “noi”. Noi “siamo” in quanto riflessi negli occhi degli altri, noi siamo tutti: aquilani, abruzzesi, italiani, cittadini del mondo e dobbiamo imparare a stringerci, a non fermarci, a fare delle singole fragilità una forza comune invincibile.
Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare questa piccola, semplice testimonianza d’amore verso tutti noi, chiamati globalmente ad affrontare il dolore e la resilienza.
Un tempo indefinito, che scorre o sembra non scorrere, ci separa dal momento in cui saremo nuovamente felici e salvi, uniti in un abbraccio.Tutti. Noi. Impariamo a stare insieme nel rispetto della vita nella sua totalità: abbiamo un’occasione preziosa, per quanto sembri mostruosa.