Cultura 23 Lug 2021 20:18

NASCE RADICI EDIZIONI E RISCOPRE LE TRADIZIONI ABRUZZESI ATTRAVERSO LA NARRATIVA E LE ILLUSTRAZIONI

NASCE RADICI EDIZIONI E RISCOPRE LE TRADIZIONI ABRUZZESI ATTRAVERSO LA NARRATIVA E LE ILLUSTRAZIONI

CAPISTRELLO – Se in Abruzzo, oggi come oggi, impastiamo folklore, ritualità, tradizioni, paganesimo, magia, narrazioni, illustrazioni, e poi diamo ad esse una nota di sogno e una bella spruzzata di follia otteniamo una casa editrice, la Radici Edizioni. Il sognatore o il folle, che dir si voglia, è Gianluca Salustri, capistrellano espatriato a Roma che però deve aver dimenticato il cuore in terra natia, nonché fondatore del blog Qualche riga d’Abruzzo e autore del libro Pane e Polvere, che tratta le storie dei minatori del suo paese.

E nonostante sia stato abbondantemente messo in guardia da amici e addetti del settore dalla via impervia nella quale stava andando a cacciarsi – sottoscritto incluso –, Gianluca ha proseguito imperterrito, saltellando quasi, e guardando alla terra d’Abruzzo con gli stessi occhi colmi di speranza con cui gli emigranti abruzzesi guardano da oltre un secolo qualsiasi altra terra emersa del globo.

Il risultato è una specie di miracolo. Il risultato è Radici, radici come vincoli di sangue, come pianta da annaffiare e veder crescere, radici “da lasciar macerare come quelle della genziana” per poter guastare, dopo tempo dovuto, il frutto del proprio lavoro. Il risultato è progetto editoriale con tre collane – Nuove albe, Germogli e Vite – che accoglieranno libri illustrati su storie di tradizione, raccolte di racconti o romanzi brevi e biografie di personaggi legati alla cultura, allo sport e al mondo del lavoro.

Il risultato – il primo visibile e tangibile – è La Martavella, raccolta illustrata di antiche fiabe abruzzesi, con testi dell’indimenticato antropologo e storico Antonio De Nino e le illustrazioni di Michela Di Lanzo, disegnatrice e street artist di Bucchianico, che ha avuto il difficile – e visionario – compito di tradurre in immagini fiabe remote, ottocentesche, provenienti da quell’Abruzzo mistico, primordiale e selvaggio che tanto scioccamente cerchiamo di scrollarci di dosso. Nove fiabe, animate da bestie mitologiche, “passate di bocca in bocca nei secoli scorsi accanto al giaciglio dei più piccoli, raccontate attorno al focolare o recitate mentre si lavorava in campagna per sentir meno il peso della fatica”. Storie riesumate, resuscitate dallo stile e del tratto inconfondibile della Di Lanzo, che più di ogni altro artista nostrano sta lavorando sull’abruzzesità arcaia restituendole la dignità culturale che noi abruzzesi raramente le riconosciamo.

Un progetto editoriale ardito, ambizioso, folle forse, che proseguirà quest’anno con la pubblicazione di altri due volumi: la raccolta di racconti di Roberto Cipollone dal titolo Come i balconi di città, in uscita a fine luglio, e la biografia di Vito Taccone, l’indimenticabile “Camoscio d’Abruzzo”, firmata da Federico Falcone, in autunno; per poi continuare a crescere e a radicarsi nel 2022 con tante altre novità.

Per coloro che fossero interessati a saperne di più, Radici Edizioni ha ovviamente un sito internet ed è presente sui social network; inoltre La Martavella sarà presentata dalla sua illustratrice e dal suo editore domenica 25 luglio, alle 18,30, durante il Book Festival Libri nell’Entroterra a San Benedetto in Perillis (L’Aquila).


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