Cultura 22 Ago 2024 12:21

Perdonanza Celestiniana: ecco Dame e Giovin signore, un ponte con L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026

Perdonanza Celestiniana: ecco Dame e Giovin signore, un ponte con L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026

L’AQUILA – Tre giovani impegnati nel volontariato e nel servizio per il prossimo: questa è l’ispirazione che ha guidato la scelta dei personaggi che saranno i protagonisti del corteo della Bolla, uno dei momenti più significativi della Perdonanza Celestiniana, che si svolgerà il 28 e il 29 agosto all’Aquila, Capitale Italiana della Cultura 2026.

Sono infatti stati svelati questa mattina a Palazzo Margherita la Dama della Bolla, la Dama della Croce e il Giovin Signore di questa 730esima edizione dell’evento storico-religioso considerato precursore del Giubileo, che ogni anno celebra l’indulgenza plenaria che volle Papa Celestino V nel 1294, con contestuale passaggio di consegne con i personaggi dell’edizione 2023.

Si tratta di Michela Carnicelli, Dama della Bolla, che grazie all’associazione Vides Spes, ha realizzato il suo sogno di condivisione solidale; Manuel De Libero, che ha fatto dello scoutismo il suo sentiero di crescita e di impegno verso i giovani, vestirà i panni del Giovin Signore; Francesca Alfonsetti, che nella Croce Rossa ha trovato la cifra del suo impegno nel sociale, sarà la Dama della Croce.

Alla cerimonia ha presenziato il sindaco dell’Aquila e presidente del Comitato Perdonanza, Pierluigi Biondi. Accanto al primo cittadino anche i personaggi della 729esima edizione che hanno “ceduto” l’astuccio contenente la Bolla scortata durante il corteo, il ramo d’ulivo del Getsemani con cui il cardinale batte la Porta Santa per aprirla, il cuscino che reca la Croce del Perdono: l’attrice Viola Graziosi, i musicisti Carlo Palermo e Valentina Gulizia che, nel 2023, hanno interpretato il tema della cultura come scelta di vita ed elemento di rinascita di un territorio in virtù del progetto di candidatura a Capitale italiana che poi ha dato esiti positivi con la proclamazione nel marzo scorso.

“La 730esima Perdonanza celestiniana è il primo passo del cammino verso il Grande Giubileo del 2025 che vedrà protagonista Roma: è un andare finalizzato. I cristiani si sono rimessi in viaggio attraverso percorsi di spiritualità come la nostra Perdonanza, oggi tanto più vivificante nella dimensione di guerra in cui siamo sprofondati per gli equilibri mondiali che le nuove superpotenze economiche e tecnologiche vogliono ridisegnare”, ha dichiarato Biondi.

“In questo scenario”, ha aggiunto, “va collocata la scelta dei tre personaggi principali della 730esima Perdonanza. Sono giovani impegnati nel volontariato, nel servizio per il prossimo. Più di altri sanno cosa significa donare il proprio tempo, le proprie capacità, la propria umanità, avendo tatuato nell’anima – come ognuno di noi – il 6 aprile 2009. Il volontariato è l’infrastruttura solidaristica di ogni itinerario di fede e di ogni evento sacrale. Lo è della Perdonanza e lo sarà del grande Giubileo di Roma, un’opportunità di riconciliazione di portata internazionale che Papa Francesco ha voluto legare al giubileo dell’Aquila aprendo la Porta Santa di Collemaggio in occasione della 728ma edizione”.

“Circa la Perdonanza nella Bolla Spes non confundit, Papa Francesco scrive: ‘Mi piace pensare che un percorso di grazia, animato dalla spiritualità popolare, abbia preceduto l’indizione, nel 1300, del primo Giubileo’. Non possiamo infatti dimenticare le varie forme attraverso cui la grazia del perdono si è riversata con abbondanza sul santo Popolo fedele di Dio. Ricordiamo, ad esempio, la grande Perdonanza che San Celestino V volle concedere a quanti si recavano nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, all’Aquila, nei giorni 28 e 29 agosto 1294, sei anni prima che Papa Bonifacio VIII istituisse l’Anno Santo. La Chiesa già sperimentava, dunque, la grazia giubilare della misericordia”, ha concluso il sindaco Biondi.

“Sono onorata e orgogliosa di indossare le vesti della Dama della Bolla rappresentando il mondo del volontariato”, ha detto Carnicelli. “Ritengo che il dono meraviglioso dell’indulgenza plenaria concesso da Papa Celestino V a tutti, senza alcuna distinzione, sia una bellissima espressione di amore verso il prossimo che va di pari passo con quello che è il sentimento che muove tutti noi volontari. Un valore che assume ancora più importanza in vista del Grande Giubileo del 2025 di Roma e del messaggio universale di Papa Celestino V ad esso collegato. Sono cresciuta guardando con occhi spalancati e pieni di ammirazione i figuranti sfilare al corteo storico della Perdonanza, la gioia che ho provato quando ho saputo di poter impersonare la Dama della Bolla è indescrivibile, un turbinio di emozioni e orgoglio. Sento addosso l’importanza che questo evento rappresenta per la città e per gli aquilani, a livello sociale e spirituale, sono certa quindi che questa esperienza sarà indimenticabile nel cammino della mia esistenza e della storia della nostra amata città”.

“Rivestire il ruolo di Giovin Signore, ha detto De Libero, “è per me un immenso onore, oltreché una grande responsabilità. Dire Perdonanza, per me, equivale a dire L’Aquila. È impossibile pensare alla mia terra senza collegarla a questo evento storico così importante. Ho sempre considerato un privilegio poter raccontare la manifestazione attraverso le mie fotografie, viverla quest’anno da ‘protagonista’ mi suscita un’emozione fortissima. Ancora più forte, se penso che, oltre alla città, rappresento l’Agesci, – Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani che quest’anno compie 50 anni – un connubio straordinario di valori e sentimenti ai quali sono e sarò legato per sempre. Se penso alla storia dell’associazione, ritrovo molti punti in comune con la nostra città in fatto di resilienza, rinascita e voglia di andare avanti nonostante le difficoltà. Partecipare oggi alla Perdonanza abbracciando questi concetti credo rappresenti un messaggio potentissimo da diffondere soprattutto tra i ragazzi. Mi auguro che questa Perdonanza, ricordata da Papa Francesco nella Bolla del Grande Giubileo del 2025, sia anche occasione per riflettere su una frase del Pontefice cui sono particolarmente legato: ‘Siate costruttori di ponti e non di muri’, un’espressione che rispecchia profondamente il senso del servizio che svolgo con gli scout e nella mia quotidianità”.

“Quando sono stata scelta per rappresentare la Dama della Croce ho provato una grande emozione perché la Perdonanza, insieme al rugby, è l’evento che meglio rappresenta l’anima della città, l’evento più sentito sia a livello religioso che civico”, ha detto Alfonsetti. “Rappresentare i volontari della Croce Rossa Italiana che ogni giorno dedicano la loro vita al servizio degli altri, proprio nell’anno del conferimento della cittadinanza onoraria dell’Aquila all’associazione, mi riempie di orgoglio. Custodire la Croce del Perdono, il dono con cui la città ringrazia chi aprirà la Porta Santa nel corso della cerimonia solenne che è stata già officiata da Papa Francesco, mi fa palpitare il cuore. Il volontariato incarna pienamente i valori di riconciliazione e perdono della Perdonanza, così come quelli del Grande Giubileo del prossimo anno a Roma, occasione straordinaria per diffondere il messaggio di pace di Papa Celestino V, mai così attuale. Sono certa che farò tesoro di questa bellissima esperienza per tutta la vita”.


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