Una leggenda di Villamagna per far viaggiare i vini di Masciulli in giro per il mondo
VILLAMAGNA – Due gemelle siamesi, un unico corpo e tre occhi. Il loro tocco rendeva magica e florida qualunque cosa. Ha scelto di partire da una leggenda, radicata nel territorio, tramandata di generazione in generazione, di famiglia in famiglia, Massimiliano Masciulli fondatore di Terre di Masciulli, giovanissima cantina di Villamagna (Chieti) per raccontare e far viaggiare la sua nuova linea di vini, Donna Maria.
Per farlo si è fatto affiancare dalla creatività e dalla mano di Maria Laura Prejanò che nell’ambito di un percorso di restyling delle etichette dell’azienda vinicola ha voluto creare qualcosa di nuovo.

Maria Laura Prejanò
Giunta alla terza vendemmia, Terre di Masciulli è il passo avanti fatto da Massimiliano, conferitore di seconda generazione, che ad un certo punto ha scelto di creare i vini a suo marchio.
Nei sette ettari disseminati tra Villamagna e Torrevecchia Teatina, coltiva Montepulciano, Chardonnay, Pecorino e Trebbiano.
“Abbiamo voluto ottenere i prodotti il più naturali possibili”, rivela il produttore affiancato da Marco Di Giovanni, direttore marketing, durante la presentazione alla stampa delle ultime etichette realizzate, che si è svolta nel ristorante Dimare a Pescara.

“L’idea è di far parlare i vini nella loro autenticità e dunque pochissimo lavoro in cantina, mentre si ottimizzano gli interventi in vigna, evitando l’uso di pesticidi. Vinifichiamo tutto in acciaio e non facciamo macerazioni. Imbottigliamo tutto in purezza e lasciamo fare molto al vino”.
I vigneti sono coltivati per il 70 per cento a filare e il 30 a tendone. Le rese sono sui 100 quintali per ettaro, “ottenendo in questo modo il massimo in termini di qualità organolettiche”, dice ancora.
Le referenze, per un totale di circa 10 mila bottiglie, si sviluppano su tre linee. Pajone (il soprannome della famiglia) è la basica, ed è composta da Trebbiano, Pecorino, Cerasuolo e Montepulciano, poi la Santa Lucia, dalla contrada in cui si sviluppano alcuni vigneti, che è Chardonnay. E ora l’ultima arrivata, Donna Maria. Anche in questo caso la gamma si completa di tutte le 4 tipologie come la basica.

Realizzata in originale con gli acquerelli e poi serigrafata, la nuova etichetta è il risultato di un vero e proprio studio fatto ascoltando gli abitanti del posto di Maria Laura Prejanò.
“Il progetto iniziale era tutt’altro”, confessa Maria Laura, “e avremmo dovuto mantenere quel disegno geometrico che caratterizzava le etichette dei primi vini. Ad un certo punto, di fronte alla nuova linea di vini, abbiamo pensato di portare avanti questa leggenda. Le due gemelle portano in mano un grappolo d’uva e con il loro tocco la rendono quasi magica. Ora queste bottiglie faranno un viaggio ideale e fisico, partendo da Villamagna e approdando in giro per l’Abruzzo e per il mondo, ciascuno con la propria personalità”.

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