Cronaca 15 Gen 2021 19:04

ABRUZZO CREATIVO, COMPLEMENTI DA TAVOLA PER RACCONTARE IL TERRITORIO

ABRUZZO CREATIVO, COMPLEMENTI DA TAVOLA PER RACCONTARE IL TERRITORIO

PESCARA – C’è la Presentosa, declinata in varianti diverse. I suggestivi trabocchi che puntellano la costa della provincia di Chieti, il rosone della cattedrale di Atri (Teramo), il mosaico delle antiche terme romane inserite nel parco archeologico di Vasto (Chieti), il Ponte del Mare di Pescara. Poi Ennio Flaiano, la pecora, bianca o nera, sul cui manto si intarsia ancora una volta la Presentosa. L’orso simbolo del Parco nazionale, la papalina un tempo pescata giornalmente nel nostro mare, e ancora i lupi, le donnine di Scanno.

È una identità regionale per nulla scontata, quella rappresentata da Abruzzo Creativo, il brand che attraverso mug, magneti, sottomoka e complementi da tavola racconta la nostra regione. A portare avanti il progetto, da dieci anni esatti, è Paola Mucci, architetto pescarese, innamorata del territorio.

La sua avventura è cominciata nel 2010, quasi per gioco, insieme all’amico di studi e collega Mauro Forte. “Ho lavorato come architetto per circa 16 anni – racconta a Virtù Quotidiane Paola -. Quando nel 2004 sono rimasta incinta di Francesca sono stata costretta a fermarmi per due anni. Al momento della ripresa il lavoro era molto lento. Un po’ per gioco con Mauro ci siamo trovati a pensare di realizzare qualche souvenir che un turista avrebbe potuto riportare da un viaggio in Abruzzo. L’elemento che ci è subito venuto in mente è stata la Mug”.

Il debutto di Abruzzo Creativo avviene dieci anni fa alla mostra personale dell’artista e designer del fiore Annalisa Faieta al Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara. “Annalisa ha studiato con me al liceo artistico e lei, la mia amica del cuore, ha disegnato i primi tre pezzi della collezione”. Con l’immagine di Ennio Flaiano, il trabocco e la presentosa, Abruzzo Creativo fa il suo esordio. Da allora la produzione di nuovi pezzi attraverso simboli che raccontano emozionalmente l’Abruzzo non si è mai fermata. Le firme successive sono tutte di Paola, che disegna su carta le immagini, riviste graficamente fino al 2014 da Mauro che poi esce dal progetto. Le icone vengono impresse con stampa serigrafica su porcellane, ceramiche, vetro e su tessuti, nel laboratorio di Montesilvano colle di Duccio Gammelli, peraltro insegnante di arte al liceo di Paola, mentre su legno vengono incise al laser.

“Dietro questo brand – rivela Mucci – c’è una continua ricerca di immagini che abbiano una valenza artistica, architettonica, ma anche emotiva. Cerco fotografie che attirino la mia attenzione anche come sensazioni, per poi farne una mia rielaborazione”.

A rendere ancora più speciale il progetto creativo è la filiera cento per cento abruzzese. Tessuti, legno e ceramiche utilizzate sono tutte rigorosamente local. Per gli altri materiali il filo conduttore è quello della qualità di produzione.

Quello che doveva essere un brand destinato ai turisti, si è rivelato in realtà un marchio che alimenta l’identità degli abruzzesi. “Sono gli abruzzesi a comprare per sé, o per fare un regalo, i pezzi di Abruzzo Creativo – spiega -. Questo evidenzia una necessità di appartenenza, di trovare qualcosa che ci identifica”.

Ogni anno a Natale Abruzzo Creativo si arricchisce di elementi di novità. Linee nuove, come quella ispirata alle quattro province, o oggetti che diventano la tela su cui dipingere l’Abruzzo, oggi presente su calici, vassoi, piatti da portata, porta penne, tazzine da caffè o da cappuccino, coppette, oliere, grembiuli o tovagliette. Tutti da acquistare online sull’e-commerce ufficiale del brand, cresciuto nel corso di quest’anno, ma anche in negozi in giro per l’Abruzzo e per l’estero su Destination Abruzzo, la vetrina per le eccellenze regionali creata da Angela Rapino e Pietro Di Tillio.

L’ultimissima arrivata è la Casetta della poesia, un delicato centrotavola decorato con la Presentosa, presentata proprio a dicembre e che subito ha conquistato.

“La Casetta della poesia è un pezzo molto emotivo – confessa Paola Mucci, nel suo studio/showroom nel cuore di Pescara -. Quest’anno è stato difficilissimo per tutti e ci ha portato a riflettere su cosa conta davvero. La perdita di Camilla Pietropaoli (ecodesigner aquilana scomparsa a 31 anni lo scorso 4 luglio a causa di un tumore raro, ndr) mi ha fatto pensare che nella vita ci vuole tanto altro. Che dovevo fermarmi un attimo e fare qualcosa che assecondasse solo il piacere dell’anima”.

Una riflessione che Paola sta provando ad estendere a tutto il suo brand. “In dieci anni Abruzzo Creativo è cresciuto molto. Tanti pezzi diversi, che credo sia arrivato il momento di snellire”. Il fermento creativo di Mucci non si ferma ed è già all’opera con un nuovo pezzo su Ovidio, fermo in un cassetto, di cui al momento è pronta la versione magnete, da declinare negli altri oggetti. In più cresce l’idea di una linea bambino, un set per la prima pappa, che celebra la nascita dei quattro orsacchiotti che in questo anno così cupo hanno reso più luminoso il parco e con esso tutto l’Abruzzo.

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