“Bio Cucina Mediterranea”, la filosofia dello chef Massimiliano Capretta in un libro

ALBA ADRIATICA – “Va letto come un romanzo, dall’inizio fino alla fine, per cogliere quella che è la nostra filosofia di vita”. Bio Cucina Mediterranea edito dalla casa editrice Minerva e inserito nella collana Ritratti di Gusto è il libro di Massimiliano Capretta, chef e titolare del ristorante Arca ad Alba Adriatica (Teramo), insieme alla sorella Dalila, antesignano della cucina macrobiotica fin dal 1998.
“Questo libro è il risultato delle esperienze vissute – racconta Capretta a Virtù Quotidiane – . Ho cominciato con la cucina microbiotica nel 1998, aprendo il ristorante ‘L’arte del togliere’, dove prendevamo le ricette tradizionali e le scomponevamo. Il percorso è proseguito con ‘Sano, buono e bello’ convinti che la cucina deve essere prima di tutto salubre, poi buona e infine esteticamente gradevole perché anche l’occhio vuole la sua parte”.
Il cammino di Capretta nel mondo del food, arricchito di esperienze all’estero tra Inghilterra, Russia, Olanda, Turchia e Grecia, va avanti fino a giungere alla filosofia della Bio Cucina Mediterranea, “dove ogni parola ha un significato ben preciso – dice lo chef – . Bio riguarda la materia prima, che deve essere biologica o certificata, perché bisogna sapere cosa andiamo a comprare. Cucina è una parola importante che indica le tecniche di cottura, perché possiamo usare qualsiasi materia prima sana, ma senza le tecniche giuste si rischia di distruggerla in cucina. Infine Mediterranea: da macrobiotico convinto sono uscito dagli estremismi e ho sposato la dieta mediterranea che per l’80 per cento è vegetariana. La Bio Cucina Mediterranea vuole essere un atto d’amore: per me è il primo obiettivo è far star bene a tavola le persone dopo mangiato”.
L’opera, che Massimiliano definisce “il mio bambino di carta” è scritta a 4 mani insieme a Dalila, sorella di Massimiliano, laureanda in Scienze e culture gastronomiche per la sostenibilità e pastry chef nel ristorante Arca. “Dalila è parte integrante di questo progetto, perché la pasticceria nel nostro ristorante segue la filosofia di cucina, con dessert con pochi zuccheri, latte e farine certificate”.
Nel libro di Capretta compare anche una sezione di ricette, “consigli utili per riproporre i nostri piatti anche a casa ed entrare nella nostra filosofia. Ma il libro non è un ricettario – chiarisce – e risponde al desiderio di mettere nero su bianco il mio pensiero sulla cucina. Quello che noi stiamo raccontando è attuale, ma noi lo facciamo da 25 anni. Per noi non è una moda, siamo stati fortunati che il mondo ha girato verso di noi”.
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