L’AQUILA – Una seconda edizione rinnovata e perfezionata quella della guida alpinistica Gran Sasso. Vie classiche, moderne e d’avventura, scritta da Alberto Bazzucchi e Igor Brutti per la casa editrice Versante Sud.
Una guida che si prefigge il compito di accrescere la conoscenza del massiccio abruzzese soprattutto per gli ormai tanti frequentatori non locali e di fornire loro un ausilio per scoprire i “versanti più scoperti o i suoi angoli più remoti”.
Il risultato è un volume ben congeniato che, già a prima vista, ottiene un duplice obiettivo, l’uno ricercato e raggiunto, l’altro inatteso ma piacevolmente gradito: avere una guida utile ma anche bella.
Da un lato, infatti, è davvero ammirevole la cura approfondita degli aspetti tecnici circa le linee delle vie, gli avvicinamenti, le discese, i dettagli fotografici e la precisione dei grafici illustrativi, che migliorano – e correggono dove necessario – la precedente edizione; dall’altro, il rinnovato impegno degli autori, ma anche il contributo di tanti alpinisti e di fotografi professionisti o amatori, ha arricchito la guida con immagini che rendono il volume un oggetto incredibilmente bello da vedere, con scorci mozzafiato del Gran Sasso e delle sue magiche pareti calcaree.
Confermata è la classificazione degli itinerari, suddivisi in quattro forme stilizzate che ricalcano in linea di principio altrettanti idealtipi di scalatori: plaisir, moderni, classici e d’avventura.
D’altro non si tratta che di una categorizzazione delle vie in base agli stili di alpinismo oggi prevalenti, da quelle attrezzate con spit a quelle più pure dove rari sono i chiodi o i punti equipaggiati per le soste, da quelle più facili da raggiungere a quelle con avvicinamento più lungo e articolato. Un modo, insomma, per soddisfare in modo semplice e chiaro i gusti di ogni scalatore.
Oltre a un’introduzione tecnica e a una breve storia dell’alpinismo nostrano, la guida include gran parte delle vie d’arrampicata delle tre cime principali del Gran Sasso: Corno Grande, Corno Piccolo e massiccio d’Intermesoli; ognuno dei quali suddiviso poi tra le sue vette, pareti, strutture e pilastri.
Le mappe e le fotografie di ogni singola parete con le diverse tracce percorribili chiariscono infine, in modo immediato, le decine e decine di vie presenti sulla catena più alta dell’Appennino. Per gli appassionati di questo sport, dunque, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
A impreziosire, come accennavamo, le pagine del volume sono presenti numerosi scatti degli alpinisti in azione e quelli di fotografi professionisti come Andrea Corsi, Aristeidis Apostolopoulos e Antonio Di Cecco; immagini che fanno di questa guida un vero e proprio cimelio che non può non essere presente nella libreria di ogni appassionato della montagna.