Cronaca 23 Ago 2023 08:32

La “pazza estate degli scontrini” non risparmia l’Abruzzo, dai 5 euro in più per cenare sulla sabbia alla maggiorazione per l’asporto

La “pazza estate degli scontrini” non risparmia l’Abruzzo, dai 5 euro in più per cenare sulla sabbia alla maggiorazione per l’asporto

PESCARA – Un caffè e una brioche costano 2 euro e 60, ma se li vuoi portare via dal bar, arriva la maggiorazione di 10 centesimi. Se vuoi mangiare con i piedi immersi nella sabbia, a due passi dal mare e a lume di candela, il servizio costa 5 euro. Anche per un solo piatto di pasta in bianco ordinato per un bimbo di 3 anni e mezzo. Gli scontrini pazzi dell’estate in Liguria, con piattini di condivisione che costano 2 euro, o la maggiorazione del prezzo di un toast diviso a metà sul Lago di Como, vengono battuti anche dalle casse dei locali abruzzesi.

Ecco che accade che in un ristorante sulla costa chietina, dove è possibile godersi una cena in riva al mare, sotto gazebo illuminati da lucine dorate, il servizio costa 5 euro. Tutto dichiarato fin dal momento della prenotazione, così come viene specificato che la cena dovrà comporsi obbligatoriamente di almeno due portate. Fin qui non ci sarebbe nulla di male, peccato che la sovra tassa del servizio viene applicata pure per un bambino, che ha goduto di una semplice e banale pasta in bianco. Se poi a ciò si aggiunge un servizio distratto, superficiale e a tratti scontroso, e le portate che in un tavolo di 4 adulti arrivano due alla volta a distanza di mezz’ora se non di più, quei 5 euro diventano indigesti sul salato conto finale.

Se ci spostiamo poi a Pescara, succede che nel bar dell’ospedale, il costo di 2 euro e 60 per una brioche e caffè aumentano di 10 centesimi, battuti con secondo scontrino a parte, per l’asporto. La singolare denuncia arriva da una signora che con tanto di foto scrive su Facebook: “Sono esterrefatta, stamattina presso il bar dell’ospedale, pago un caffè ed una brioches. Scontrino n. 1. La cassiera mi chiede se consumo al banco oppure al tavolo, ma quando rispondo che prendo il tutto da asporto, ripeto IO prendo, mi dice che devo dare un supplemento di 0,10 cent. Scontrino n.2. Ora, siccome io non ho parole, lascio dire a voi …”.

Tanti i commenti tra chi motiva il costo aggiuntivo per coprire i costi del packaging per il caffè e chi invece non riesce a giustificare il surplus, seppure di una cifra irrisoria.


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