PESCARA – “Ciao papà, salutami la mamma”. Così Claudio Minicucci, titolare della Chitarra Antica dà il suo ultimo addio al papà Giovanni Minicucci, che insieme a sua moglie Giuseppina D’Alonzo ha creato un vero angolo di storia di Pescara.
All’età di 84 anni, Giovanni se n’è andato, ricongiungendosi a Pina, venuta a mancare dieci anni fa. I funerali sono fissati per domani alle 15 nella chiesa di via dell’Emigrante.
In via Sulmona, all’incrocio con via Trento, dal 1966 la Chitarra Antica allieta i palati con pasta fresca, pasticceria secca prodotta quotidianamente e una gastronomia veloce e genuina. Dietro il tempio del sapore tradizionale c’è la storia di due emigranti di ritorno.
Partiti dall’Abruzzo (lei da Collecorvino all’età di nove anni e lui da Orsogna a 14), Pina e Giovanni si conoscono in Belgio. Dopo il matrimonio, decidono di tornare in Abruzzo con i loro figli, Fabio, classe 1962 e Claudio, del 1965. Nel 1966 Giovanni e Pina provano a tornare a casa. Trascorsi quattro mesi difficili per la mancanza di lavoro, sul procinto di lasciare nuovamente la terra di origine, Pina riesce a trovare un posticino nella Chitarra Antica, bottega aperta un anno prima dal professor Giovanni Iannucci, uno dei primi presidenti della Provincia, fondatore dell’università e appassionato di cucina tradizionale. Appena un anno dopo, il professore vende a Pina e Giovanni l’attività.
Giovanni e Pina hanno sperimentato per una vita intera, tirando fuori fiadoni, pasta alla chitarra e altri formati divenuti sapori inconfondibili per la città. (m.p.)