Cronaca 10 Lug 2018 19:40

SAFARI E CENA IN TARTUFAIA, VILLA SANTA LUCIA DEGLI ABRUZZI APRE LE PORTE DEL PARCO GRAN SASSO – VIDEO

SAFARI E CENA IN TARTUFAIA, VILLA SANTA LUCIA DEGLI ABRUZZI APRE LE PORTE DEL PARCO GRAN SASSO – VIDEO

VILLA SANTA LUCIA DEGLI ABRUZZI – Il recupero del senso di comunità è senza dubbio uno degli elementi più interessanti che i piccoli borghi dell’entroterra d’Abruzzo sono in grado di offrire, oltre ai vantaggi di una vita qualitativamente eccellente a contatto con la natura, la storia, i prodotti genuini e la semplicità delle piccole cose.

A Villa Santa Lucia degli Abruzzi (L’Aquila), piccolo e incantevole borgo a circa cinquanta chilometri dal capoluogo di regione, arroccato sulle pendici meridionali del Gran Sasso, tra il Parco nazionale e la valle del Tirino, la comunità di circa sessanta anime ha accolto i visitatori in un viaggio alla scoperta delle bellezze e delle peculiarità agricole e gastronomiche del territorio.

Un’iniziativa resa possibile da un grande lavoro di squadra dei residenti titolari di aziende agricole e strutture ricettive nell’ambito del progetto “Good Morning Parco” di valorizzazione turistica e del territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Gli ospiti, provenienti da diversi posti dell’Abruzzo, hanno partecipato al “safari” in una delle tartufaie dell’azienda agricola di Lucio Berlingeri, dove un bracco ed un lagotto “esperti” hanno fiutato e trovato i tartufi neri di qualità scorzone, uno dei prodotti migliori dell’Abruzzo montano anche se ancora poco valorizzato.

La cena in tartufaia è stata una vera e propria celebrazione del tartufo declinato in salse, condimenti e naturalmente grattugiato a scaglie su ogni piatto, dal timballo al pecorino ai bon bon al tartufo, cioccolato e grappa distillata.

Un menù originale e creativo ideato dalla chef Maria Palozzo, originaria di Cepagatti (Pescara) che a Villa Santa Lucia si è trasferita definitivamente insieme al suo compagno, Diego Di Cristofaro, panettiere professionista nonché presidente dell’associazione di promozione sociale “I sapori di una volta” con sede nel borgo.

Il pernottamento è stato offerto dai bed and breakfast Baccablu e Casa Marietta di Villa Santa Lucia e Storie d’Abruzzo della frazione limitrofa di Carrufo, quest’ultimo gestito dal vice sindaco Stefano Mucciante e la sua compagna Antonella, una coppia che, dopo una vita trascorsa a Torino, ha deciso di tornare alle origini, dedicando, nella struttura ricettiva, uno spazio espositivo ad utensili antichi, accessori d’epoca e libri dedicati alla pastorizia e al lupo d’Abruzzo.

Il cammino è proseguito all’indomani nei locali dell’azienda agricola di Antonio Cherubini, produttore di formaggio, ricotta e del famoso pecorino canestrato. Una famiglia di pastori, con oltre seicento pecore, che lavora a mano i formaggi con le tecniche casearie di una volta.

L’area medievale detta il “Castelluccio” dove una volta sorgeva il primo insediamento della popolazione, è stata l’ultima tappa del tour nella terra dei tholos, le antiche capanne dei pastori fatte di pietre a secco. Strutture ancora visibili così come la cinta muraria che probabilmente costeggiava l’antica Villa Santa Lucia oggi ricoperta dal bosco di querce e faggi.

Un borgo suggestivo, immerso nel verde, dove è la comunità resistente a tenere viva una storia millenaria che merita di essere raccontata.

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