Una vigna sul tetto nel pieno centro di Pescara con vitigni Piwi
PESCARA – L’Abruzzo potrebbe avere la prima vigna urbana con vista. Il roof top del Clap Museum, in pieno centro di Pescara dall’anno prossimo potrebbe ospitare un micro vigneto.
A crearlo saranno Nino Catani, presidente Aies (Accademia Internazionale Enogastronomia Sommeliers) con la consulenza tecnica di Concezio Marulli, enologo di lunga data e presidente dell’associazione Casauria, ormai prossima al raggiungimento dell’ambitissima Docg.
Il vigneto verrà impiantato sul tetto della sede Aies, recentemente inaugurata e creata da Catani. “Abbiamo deciso di alzarci ulteriormente sopra il tetto, per creare uno spazio dove impiantare un piccolo vigneto”, spiega a Virtù Quotidiane. “I lavori inizieranno a settembre”.
Nel frattempo Concezio Marulli è alle prese con uno studio per individuare la pianta più adatta. “Sono orientato a impiantare un vitigno resistente, in modo da ridurre il più possibile i trattamenti”, rivela. “Appena faranno i lavori, potrò rendermi conto meglio anche degli spazi a disposizione, per fare così uno studio ancora più preciso”.
La certezza è che l’allevamento sarà a pergola, che non solo è simbolo dell’agronomia enologica abruzzese, ma è anche suggestiva e crea un ombreggio naturale a beneficio dei clienti che potranno sorseggiare un calice di vino al fresco, guardando Pescara dall’alto.
Le vigne urbane puntellano diverse città italiane e casi di vigneti sui tetti ci sono sparsi qui e là, come ad esempio a Firenze, dove un vigneto è stato pensato sul tetto dell’aeroporto.
“L’auspicio è che potremmo piantare diverse piante”, dice ancora Marulli, “in modo da tirare fuori anche una piccola produzione da questo piccolo vigneto”. I tempi saranno di almeno tre o quattro anni. “L’anno prossimo pianteremo le barbatelle”, anticipa Maulli, “e poi ci vorranno almeno 3 anni per la prima produzione, due se piantiamo già piante grandi”.
Il locale sarebbe dovuto essere la sede dell’Enoteca regionale – attualmente a Ortona ma desolatamente chiusa da tempo – ma per il momento sarà un club privato aperto ai soci Aies e della Fondazione PescarAbruzzo.
“Se la Regione riuscirà a mettere i fondi”, dice Catani, “lo spazio per farla diventare ufficialmente Enoteca regionale c’è. Nel frattempo sarà un locale a servizio del museo e aperto per i soci sommelier Aies e della fondazione. Ho aspettato 27 mesi che la Regione mi desse i fondi per l’Enoteca regionale, non ci siamo ancora riusciti e quindi nel frattempo abbiamo aperto questa sede che è tutta un divenire”.

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