L’AQUILA – In un panorama musicale in costante fermento come quello che L’Aquila si è abituata a vivere negli ultimi anni, c’è una band in particolare sta facendo parlare di sé dentro e fuori le mura cittadine.
È “Il Nome è Puramente Indicativo”, di Davide Strinella (voce e tastiere), Andrea Casciani (chitarra), Martino Pantano (batteria) e Luca Romano (basso). La band aquilana nei giorni scorsi ha vinto il contest musicale indetto da “Antifestival”, rassegna musicale che raggruppa alcuni dei più interessanti artisti della scena indipendente italiana, giunta alla sua sesta edizione.
Un risultato che gli stessi componenti del gruppo definiscono “davvero inaspettato” come raccontano a Vq: “Per noi è già una grande soddisfazione aver avuto la possibilità di partecipare e suonare dal vivo per un pubblico diverso. Aver vinto ci rende ancor più felici e convinti del nostro progetto e della direzione in cui sta andando”.
Primo premio, l’apertura del concerto di Vasco Brondi, pietra miliare della scena alternative italiana.
“Incredibile aprire il concerto di Brondi, grande artista dentro e fuori dal palco. Abbiamo realizzato uno di quei piccoli sogni che non pensi si possano mai realizzare” il commento della band. “Siamo ancora entusiasti, una serata così ti spinge ancor di più a lavorare per far sì che si ripetino il più possibile”.
Un risultato di prestigio per un progetto musicale originale e ricercato, nato nel 2016 dall’amicizia tra Davide Strinella e Andrea Casciani, nata a scuola sotto il segno della musica. Dopo alcuni singoli e tanta gavetta sui palchi, il gruppo ha vissuto fasi di costante cambiamento dovuti a diversi cambi di formazione, fino a trovare la quadra definitiva con l’ingresso di Martino Pantano alla batteria e Luca Romano al basso.
“Con il loro ingresso nella band si è chiuso il cerchio”, dicono, “abbiamo avvertito subito che le idee che avevamo in testa e di cui cominciavamo a dubitare avevano finalmente il terreno adatto su cui coltivarle e farle nascere, l’amalgama ideale che c’avrebbe permesso di fare la nostra musica esattamente come l’avevamo sempre pensata” sottolineano i creatori del progetto”.
Il sound degli Inepi mette insieme tanti e vari riferimenti del bagaglio musicale di ognuno dei quattro membri, amalgamati in un sound ricercato che non si pone limiti, unendo atmosfere eteree e sognanti, groove incalzanti e testi volutamente astratti che lasciano libera interpretazione a chi li ascolta.
Creatività, sperimentazione e cura del suono in ogni suo aspetto sono alcuni degli elementi cardine del gruppo che lancerà un nuovo singolo entro la fine dell’estate. “Siamo in un momento di grande creatività”, dicono, “la musica per noi ha sempre avuto a che fare con il bisogno costante di esprimersi e forse mai come adesso sentiamo che dopo tanti sforzi siamo nel momento giusto per presentarci al pubblico. Vogliamo continuare a crescere senza porci limiti, e speriamo che l’esperienza all’Antifestival sia solo l’inizio del nostro viaggio”.
LE FOTO (di Francesca Becchetti e Paola Giò Ferri)