L’AQUILA – Standing ovation ieri sera all’Aquila per Marco Valeri, attore che, registrando il tutto esaurito per la quarta volta consecutiva tra il capoluogo abruzzese e Roma, ha riportato in scena il suo monologo “Il dottore e lo specialista… metafora di un disastro” al teatro studio “La casa del Teatro” in Piazza d’Arti, organizzato dall’associazione culturale I Guastafeste.
Valeri, che ha scritto e interpretato il monologo, impone al pubblico una lucida necessità di ricordare, dialogando con un immaginario Mario, anziano che “soffre di una malattia che per fortuna hanno in pochi: la memoria”.
Ed è così che inizia un’appassionata e coraggiosa ricostruzione narrativa di una patologia che, attraverso metafore mediche, riporta in superficie sentimenti assopiti degli aquilani e degli italiani più in generale: il dolore, la paura, la vergogna per non essere stati dottori di loro stessi, la fiducia riposta ciecamente in chi, specialista delle emergenze, ha utilizzato quel dramma per farsi una risata, la disillusione e allo stesso tempo la cruda consapevolezza di non sapersi più ribellare a logiche che soffocano l’essere umano.
Un monologo che non risparmia nessuno, da ascoltare e sentire sotto la pelle tutto d’un fiato. Luisa Di Fabio