Cantine e vini Eventi, fiere ed appuntamenti 18 Set 2023 19:23

Abruzzo in Bolla, nei calici di Citra vent’anni di esperienza ed esperimenti nella spumantizzazione

Abruzzo in Bolla, nei calici di Citra vent’anni di esperienza ed esperimenti nella spumantizzazione

ORTONA – Le bollicine scintillanti che scivolano veloci nel calice rievocano la luminosità di un cielo puntellato di stelle. C’è la poesia che una sera d’estate sa donare dietro “Aureae Stellae”, la linea di spumanti metodo Italiano firmata da Citra, la più grande realtà vitivinicola abruzzese con oltre 3 mila soci, fondata cinquant’anni fa e con sede a Ortona (Chieti).

Con il Rosé brut e il Pecorino Brut Trabocco e con un Metodo Classico Fenaroli, la cooperativa presieduta da Sandro Spella sarà presente ad Abruzzo in Bolla, la manifestazione dedicata alle bollicine abruzzesi organizzata da Virtù Quotidiane con il patrocinio del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, in programma venerdì prossimo, 22 settembre all’Aquila sotto il colonnato di Palazzo dell’Emiciclo, tra banchi d’assaggio e masterclass condotte da esperti di fama nazionale.

Citra è una delle prime quattro aziende che ha aderito al progetto Trabocco, il marchio creato per dare un’immagine unitaria degli spumanti abruzzesi, prodotti con metodo italiano da uve autoctone: passerina, pecorino, trebbiano, montonico, cococciola e montepulciano d’Abruzzo, imbottigliate rigorosamente in regione.

“La mission di Citra”, spiega il presidente Spella (nella foto in fondo), “è di promuovere, valorizzare e diffondere l’eccellenza della vitivinicoltura abruzzese nel mondo, ed è veramente emblematico e significativo come quest’anno, che per noi rappresenta il nostro 50esimo di attività, sia segnato dalla nascita e dal debutto del nuovo marchio collettivo Trabocco per identificare la produzione spumantistica Doc Abruzzo”.

“Tra i tanti progetti di cui Citra si è resa artefice e protagonista negli ultimi vent’anni, risalta la produzione di bollicine ottenute solo da uve di vitigni autoctoni, frutto di un lavoro di sperimentazione che ha visto coinvolti oltre al nostro team di agronomi ed enologi, anche la Regione Abruzzo, le Università di Teramo e Chieti-Pescara ed enti di ricerca. Gli studi e le analisi condotte hanno fatto emergere un’ottima attitudine alla spumantizzazione dei cinque vitigni autoctoni abruzzesi: cococciola, montepulciano, montonico, passerina e pecorino”.

“Fin dal 2009”, ricorda Spella, “noi di Citra, abbiamo immesso sul mercato uno spumante Rosé base montepulciano ed un Pecorino Brut, entrambi metodo Italiano e siamo ora ancor più convinti che con il lancio del brand Trabocco, dal nome già evocativo che rimanda ad uno dei simboli per eccellenza del nostro territorio, anche le bollicine abruzzesi possano affermarsi sempre più, essere apprezzate, riconoscibili ed all’altezza di case histories come Prosecco o Trento Doc. Noi ne siamo convinti, o meglio, ogni calice di Trabocco è pronto a regalare attraverso la sua briosità, versatilità, i suoi sentori, le peculiarità del nostro Abruzzo in un flûte”.

Per il debutto del marchio collettivo, Citra ha studiato un nuovo packaging e una nuova linea.

“Fin da subito abbiamo sposato questa strategia di valorizzare gli spumanti abruzzesi, con un nome identitario ed identificativo quale è Trabocco, e con il team creativo interno della nostra azienda abbiamo studiato, realizzato un nuovo packaging ad hoc, una nuova brand-line dal nome in latino Aureae Stellae”, rivela Giuseppe Colantonio, marketing manager di Citra. “Infatti, per celebrare a pieno ed al meglio il nostro 50esimo anniversario dalla fondazione, stiamo rimarcando come la parola Citra sia un avverbio latino, che significa ‘al di sotto, al di qua’ del fiume Pescara ed implica l’area dell’Abruzzo Citeriore, dove sono situate le nostre 9 cantine associate, i nostri 3000 soci-vignaioli e correlati 6000 ettari vitati, ma, ancor più, la scelta del nome Citra fatta da parte dei padri fondatori della nostra azienda è stata voluta e mirata per creare un legame diretto, un link indissolubile tra il nome della nostra cooperativa ed il nostro territorio di appartenenza, la nostra storia”.

“Così anche la scelta di Aureae Stellae”, prosegue, “vuole evocare un parallelismo tra le bollicine nel calice e il cielo stellato, sia come palcoscenico unico a cui ispirarsi da un trabocco abruzzese degustando proprio uno spumante autoctono con tale denominazione, e sia in un’ottica più alta, più aulica, come auspicio, augurio, riprendendo la celeberrima frase del filosofo, Immanuel Kant ‘Il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me’. Sogniamo di poter regalare ai degustatori di tutto il mondo un calice che abbia al contempo il rimando alla spuma del mar Adriatico e un perlage stellato ed incantevole come solo le notti d’estate su un trabocco abruzzese sono in grado di regalare”.

Per informazioni e prenotazioni alla manifestazione del 22 settembre abruzzoinbolla@virtuquotidiane.it. I ticket si possono acquistare direttamente presso l’agenzia WelcomeAq, in via Cimino n.11 all’Aquila.

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