COLLINE TERAMANE IGNORA L’ABRUZZO, ANTEPRIMA VINI PER POCHI INTIMI

TERAMO – Buona la prima, per l’evento The Cool on the Hills di Colline Teramane Docg? Forse sì, ma non per l’Abruzzo.
Nella giornata di ieri, giovedì 30 gennaio, il Consorzio presieduto da Enrico Cerulli Irelli ha organizzato in sordina a Teramo, al ristorante Da Gilda, un appuntamento per raccontare, attraverso i suoi vini, il territorio.
I produttori aderenti al Consorzio lo hanno fatto, attraverso una degustazione in anteprima di diverse annate di vini a base Montepulciano, vitigno re di questa zona, e a onor del vero di tutto l’Abruzzo.
All’evento hanno partecipato pochi intimi, una manciata di giornalisti di settore e critici enogastronomici italiani e stranieri, rappresentanti di Guide nazionali di settore e food blogger.
Il giornalismo abruzzese, al contrario, è stato quasi del tutto assente.
E di certo – e qui parliamo per conto di Virtù Quotidiane – non per mancanza di volontà né disinteresse per un appuntamento che poteva essere sulla carta un bel momento di approfondimento.
L’unica mancanza palesata è quella di coinvolgimento da parte del Consorzio che ha evidentemente reputato superflua la presenza della stampa locale, anche di chi, come il nostro quotidiano, aveva dedicato, forse tra i pochi, uno spazio già prima della manifestazione stessa, annunciandola preventivamente.
Una scelta che non possiamo che ritenere assolutamente discutibile. Un evento ben riuscito passa inevitabilmente anche attraverso una comunicazione efficace. In questo caso – e purtroppo non è la prima volta – dobbiamo parlare di comunicazione, o desiderio di farla, inconsistente. Mentre assolutamente chiara è stata la voglia di ignorare chi quotidianamente racconta il buono e il bello d’Abruzzo, 365 giorni l’anno, con una grande e crescente attenzione di lettori ma non di stakeholder, e con risorse proprie e non pubbliche, come quelle che annualmente piovono sul settore vitivinicolo.
In campo enologico è ormai sempre più urgente lavorare in operazioni di marketing territoriale. Certo, per valorizzare all’esterno le eccellenze regionali, ma ciò non significa di certo ignorare il cuore della territorio di origine.
L’appuntamento preannunciato come il primo di una manifestazione annuale, vedrà una replica, già per il prossimo 7 febbraio, aperto al pubblico. Speriamo, almeno quello, abruzzese. (m.p. – m.sig.)
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