Abruzzo in Bolla Eventi, fiere ed appuntamenti 06 Set 2024 19:47

Abruzzo in Bolla, gli spumanti si degustano con l’orecchio con il Metodo Caporale

Abruzzo in Bolla, gli spumanti si degustano con l’orecchio con il Metodo Caporale

ROMA – La qualità di uno spumante dipende dal rumore delle bollicine che salgono veloci nel calice, appena avvinato. Ne è talmente convinto Tommaso Caporale, giornalista enogastronomico di origini calabresi, ormai stabile a Roma, da averne fatto un metodo di degustazione, in fase di brevetto.

Il metodo Caporale, dal nome del suo inventore, è contenuto tutto in una guida, Bollizine, uscita a maggio, che il suo creatore ha stilato, fornendo gli strumenti per consentire a chiunque di usarlo e che racconterà alla prossima edizione di Abruzzo in Bolla, l’evento organizzato da Virtù Quotidiane, con il patrocinio del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.

Il prossimo 13 settembre Caporale sarà il protagonista della masterclass in programma alle 18,30, a Palazzo dell’Emiciclo, durante la quale gli spumanti Trabocco Abruzzo doc verranno degustati proprio usando il metodo di analisi acustica del perlage.

“L’ascolto della bollicina è il nuovo paradigma dell’approccio allo spumante o ai vini effervescenti”, spiega il giornalista enogastronomico. “Il metodo parte dal presupposto che le caratteristiche organolettiche di uno spumante possono essere individuate attraverso un’analisi frequenziale. Ho scoperto che la distribuzione delle frequenze del perlage di uno spumante appena versato, si possono capire il metodo di rifermentazione, il quadro aromatico olfattivo e quello gustativo. I più esperti, poi, possono arrivare a capire anche il vitigno di provenienza, nel caso di uno solo utilizzato”.

Il metodo è stato scoperto con l’ausilio di un microfono con cui sono stati registrati mille spumanti. Di questi circa 160 sono stati inseriti in guida e trasferiti in grafici. Dalla lettura delle illustrazioni della distribuzione delle frequenze, “si riesce a descrivere in maniera oggettiva”, chiarisce Caporale, “qualsiasi vino e si può tracciare una scheda degustativa. All’Aquila scopriremo che tutti gli spumanti Trabocco hanno molti elementi in comune”.

La degustazione può essere eseguita anche a “orecchio nudo”, ma l’uso di un dispositivo elettronico aiuta, “perché l’orecchio umano può essere sensibile fino a un certo punto”, spiega ancora Caporale. Il prossimo passo del metodo consiste nella predisposizione di una app, che consentirà di scoprire le caratteristiche semplicemente avvicinando uno smartphone al calice di vino. La particolarità del metodo sta nel permettere conoscere le caratteristiche del vino anche a distanza, e di essere oggettivi. In più consente di archiviare qualunque degustazione. Basterà registrare il suono delle bollicine, tenendolo così sempre a portata di mano, o inviando le frequenze a chiunque vorremo, anche dall’altra parte del mondo”.

La guida e il metodo sono stati validati dalla prefazione di Riccardo Cotarella, Simone Rugiati e Tommaso Cascella.

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