Cronaca 11 Mar 2020 00:11

CORONAVIRUS: NEL CENTRO DELL’AQUILA, LE VOCI DEI COMMERCIANTI IN UNA CITTÀ DESERTA

L’AQUILA – La scritta Covid 19 in the street campeggia su un muro di cantiere ai Quattro cantoni, da sempre uno dei punti più affollati del centro storico dell’Aquila. Oggi, però, di gente ne gira davvero poca, come d’altronde in tutte le città italiane.

Oggi è il primo giorno in cui anche il centro è tornato ad essere zona rossa. Non a causa della pericolosità degli edifici, come qualche anno fa, ma per effetto del Decreto governativo emanato il 9 marzo, quello che mira a contenere il contagio del coronavirus nel Paese.

Rispetto al resto d’Italia, all’Aquila si erano già visti commercianti coraggiosi che rimangono aperti nonostante un ambiente desolante. Ma stavolta sembra tutto più surreale e spiazzante. Alle 18 chiudono i pochi bar rimasti aperti durante il giorno, principalmente per offrire un servizio agli operai della ricostruzione post-sisma. Alle 20 chiude il resto delle attività, che per tutto il giorno sono rimaste quasi deserte.

Tra i locali che somministrano cibi e bevande, sono diversi ad aver sperimentato questa prima giornata di apertura. Molti da domani chiuderanno anche di giorno, nonostante non sia obbligatorio, perché “la spesa non vale l’impresa”, come sottolineano ai microfoni di Vq.

Luca Ciuffetelli, titolare del Bar del Corso che continuerà a rimanere aperto, ci racconta di aver incassato un quarto di quanto incassa normalmente. Matteo Castellani, tra i soci dell’osteria Pantasima, confida di aver deciso di chiudere già prima della serrata obbligatoria. E poi la macelleria di Giovanni Palumbo, il negozio di abbigliamento di Dalila Scimia, quello di gadget del bengalese Eliach Hossain.

Tutti in forte sofferenza, come un brutto déjà-vu, che torna proprio in cui il centro storico dell’Aquila stava avendo una bella boccata d’ossigeno. Tutti in attesa di provvedimenti che possano arginare il collasso economico, permettere il ritardo nel pagamento degli affitti e delle forniture, sostenere i dipendenti con una cassa integrazione che possa funzionare anche per le piccole aziende.

Chissà se e quando arriveranno queste decisioni. Questo, intanto, è il primo giorno dei commercianti del centro, tornato ad essere nuovamente “zona rossa”.


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