DALLA RICOSTRUZIONE FISICA A QUELLA ECONOMICA E SOCIALE A “OFFICINA ITALIA”
L’AQUILA – Con la proiezione della multivisione che racconta i dodici anni che ci separano dall’ultimo sisma e di come la città capoluogo d’Abruzzo sia riuscita a rinascere, per la regia di Ilaria Restivo, si è aperta oggi all’Aquila “Officina Italia”, naturale prosecuzione del Salone della ricostruzione, organizzata da Carsa, The thinking company, e Symbola, Fondazione per le qualità italiane.
La manifestazione, dal titolo “L’Aquila rinasce: storia, recovery plan, futuro”, si svolge al Palazzo dell’Emiciclo con quattro convegni oggi e domani e con una mostra e la multivisione che resteranno a disposizione dei visitatori dal 2 al 18 di luglio.
Officina Italia è un’iniziativa promossa da Carsa e Fondazione Symbola che – sull’esperienza decennale maturata nelle ricostruzioni dell’Appennino centrale prima con Officina L’Aquila per il sisma del 2009 e poi con Ricostruire il Piceno, riabitare l’Appennino per il sisma 2016/2017 – affronta il tema di un rapporto più equilibrato e sostenibile tra le aree urbane più densamente popolate e quelle investite da processi di declino demografico, economico e sociale.
Un rapporto dialettico per superare la dicotomia che si è imposta in questi anni tra aree metropolitane e interne. Una visione, quest’ultima, che richiede un ripensamento e una reinterpretazione dell’assetto policentrico del Paese alla luce delle sfide della nostra contemporaneità.
Il tema che sempre più interessa la riflessione di studiosi e decisori politici è quello di rendere le città più abitabili e i territori più abitati affinché questi ultimi non vengano percepiti come aree di esondazione delle contraddizioni delle aree urbane più densamente popolate, ma diventino le aree del Buon Vivere.