Cronaca 25 Set 2020 19:50

DALLA TERRA AL TERRITORIO, LA STRATEGIA DI SVILUPPO TURISTICO DI TOLLO

DALLA TERRA AL TERRITORIO, LA STRATEGIA DI SVILUPPO TURISTICO DI TOLLO

TOLLO – Nell’inverno del 1943 i bombardamenti delle truppe tedesche e delle armate alleate distrussero completamente l’abitato di Tollo (Chieti). La ricostruzione durò quarant’anni e la storia del borgo, a quel punto, ha dovuto essere riscritta da capo.

La gente di Tollo, con tenacia e laboriosità, lo ha fatto, puntando sui vigneti, sulla produzione di uva prima e di vino poi.

Oggi però, consolidato l’assetto economico, c’è bisogno di un nuovo rilancio territoriale, e ancora una volta lo spirito dei tollesi è chiamato a raccolta.

Scopriamo insieme quali strategie sta adottando il piccolo borgo per il suo attuale e prossimo sviluppo turistico.

L’EnoMuseo, nato nel 2015, è una realtà versatile e innovativa ricavata nella zona antica del paese, vicino la Chiesa di Maria Santissima Assunta, tra quelle che un tempo erano le mura del castello.

La struttura accoglie un’esposizione di documenti e di attrezzi storici legati alla viticoltura e alla produzione del vino, nonché una collezione di vini storici locali. Sono inoltre presenti un auditorium, una sala degustazione e una grande terrazza, nei quali vengono organizzati eventi culturali, concerti, conferenze e corsi di formazione, come quello da sommelier o la wine bisuness school, fermata quest’anno dalla pandemia Covid-19.

Un’altra importante infrastruttura è la Via dei Mulini, la pista ciclabile che collega il Lido Riccio di Ortona al paese di Arielli, passando per Tollo, Canosa Sannita e Crecchio. Il percorso, di circa 20 chilometri, è il primo realizzato tra quelli che si andranno a inserire a completamento, connettendola all’entroterra, del più ampio progetto della Bike to coast, la ciclabile che attraversa la costa abruzzese.

Costeggiando il corso del fiume Arielli, pedoni e ciclisti hanno la possibilità di attraversare le strade interpoderali che, attraverso i classici vigneti a pergola, si snodano nella dolce campagna teatina, con la possibilità, appunto, di ammirare vari mulini, un tempo protagonisti della vita produttiva della zona.

Il progetto, sebbene già percorribile, è in corso di realizzazione e, oltre alla segnaletica, a breve saranno installate anche aree di sosta e postazioni di bike sharing.

Dalle infrastrutture si passa alle tradizioni. L’evento che più di ogni altro caratterizza la vita di ogni tollese è la Rievocazione Storica della Battaglia tra Turchi e Cristiani.

Dobbiamo tornare indietro al 1566, quando la flotta di Solimano II “il Conquistatore” ordinò l’invasione delle città della costa adriatica. I turchi, narra la leggenda, proprio nella piccola roccaforte di Tollo non riuscirono a penetrare la difesa strenua dei cittadini e la battaglia si concluse grazie all’intervento miracoloso della Vergine del Rosario.

Ed ecco che a Tollo, ogni prima domenica di agosto, a mezzogiorno in punto, la battaglia torna vivere.

L’esercito dei turchi affronta quello dei cristiani secondo una coreografia ben precisa, cercando di conquistare la riproduzione della torre tollese, a colpi di spade di ferro, ma anche in mezzo al lancio di spaghetti e cocomero.

Fino alla risoluzione portata appunto dalla statua della Madonna, che si mostra nell’entusiasmo generale. Misticismo e goliardia, fede e organizzazione, per un evento sentito dalla popolazione come vero momento identitario.

E non poteva mancare il lato gastronomico, con una sagra che pesca direttamente dalla semplice tradizione contadina. È la sagra di Tolle e fave, un piatto legato alla terra, estremamente povero ma prezioso, che rappresenta in pieno la tempra delle genti abruzzesi.

La fave le conosciamo, le tolle invece non tutti sanno che si tratta dei germogli delle piante di aglio, lo stelo verde che deve essere estirpato affinché il bulbo possa maturare. Ai due ingredienti principali basta aggiungere olio, acqua, sale e un trito di peperoncino e il piatto è pronto.

La sagra si svolge il 17 maggio tra le vie del paese, allietata da musica, da spettacoli e dalla presenza del vino autoctono, che ovviamente non può mancare.

Se però dovessimo indicare una peculiarità sulle altre, il vero cuore pulsante di Tollo è la sua comunità, una comunità laboriosa ed energica che fa dell’ospitalità e dell’inventiva la sua grande forza. In virtù della quale, c’è da stare certi, così come i tollesi sono riusciti a lasciare il loro segno sulla viticoltura abruzzese, così riusciranno di certo ad arricchire l’offerta turistica regionale, puntando senza indugio sui loro elementi cardine: il vino e la tradizione.

(foto della Rievocazione dal sito www.battagliaturchiecristiani.com)

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