Il Vino è rosa, ecco il libro di Luigi e Giulia Cataldi Madonna che cambia la prospettiva
PESCARA – Il vino rosa è il “papà” di quello rosso. Lo dicono la storia, l’arte e le tecniche di vinificazione del passato, tutti elementi al centro de Il Vino è rosa, il libro scritto da Luigi e Giulia Cataldi Madonna. Padre e figlia della storica azienda di Ofena (L’Aquila) sono gli autori a 4 mani di un libro che in qualche modo scardina tutte le certezze del mondo del vino, e lo fa attingendo ad un passato lontano.
L’opera edita da Topic, nuova casa editrice fondata da Marco Bolasco, è stata presentata ieri a Pescara, all’Aurum, in un’affollatissima sala davanti ad amici, sommelier, colleghi produttori dei due autori e semplici appassionati di vino.
Lo spunto del libro è arrivato dalla tesi di laurea di Giulia, dal titolo “Cataldino, un rosato integrale”. Poi il Covid e il tanto tempo a disposizione hanno dato il la alla scrittura. Il libro non parla dell’azienda Cataldi ma racconta come questo vino, da sempre considerato di seconda fascia, e poco scelto in confronto ai bianchi e ai rossi sia dai consumatori che dai produttori stessi, fosse in realtà centrale nella storia vitivinicola.
“In Italia il vino rosa arranca anche perché non ha un nome azzeccato. Non è rosato, né tanto meno rosé, ma è semplicemente “rosa” perché è questo il nome del suo colore”, spiegano gli autori. “Usare questo termine per designare tutti i vini rosa significa valorizzare tutte le espressioni territoriali della produzione rosa italiana, dando loro un nome generale, appunto il ‘rosa’, che contiene tutte le altre denominazioni specifiche. Bisogna resettare il nostro comportamento rispetto al vino rosa. Il nome ‘rosa’ ha qualcosa di magico proprio per la sua forza evocativa e porterà fortuna alla produzione e alla promozione del vino rosa italiano. Ma la strada è ancora lunga e bisogna percorrerla con risolutezza. Il vino rosa è per natura scattante e anche per questo più idoneo ai ritmi della nostra vita attuale, sempre meno lineare. Bere rosa potrebbe anche essere il segno di una nuova mentalità in formazione. Noi crediamo che oggi il vino rosa abbia la possibilità di rivoluzionare ancora una volta il mondo del vino”.
Alla presentazione, moderata dal giornalista Giorgio D’Orazio erano presenti anche l’editore, il giornalista Massimo Di Cintio, i sommelier Gianni Sinesi e Pascal Tinari e Nicola Dragani, enologo, presidente del comitato tecnico-scientifico del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo.
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