MASCI: IMPOSSIBILE FERMARE MOVIDA PESCARESE, DAL GOVERNO SCARICABARILE

PESCARA – “Uno scaricabarile”. Il sindaco Carlo Masci esprime tutta la sua contrarietà nei confronti dell’ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte, per contenere l’inarrestabile corsa del coronavirus.
A suscitare l’indignazione del primo cittadino di Pescara la decisione di demandare ai sindaci la facoltà di creare zone rosse nelle piazze a potenziale assembramento. Luoghi che a Pescara si identificano con piazza Muzii e il centro storico, entrambe zone ad alta concentrazione di ristoranti, pizzerie, pub e cocktail bar.
“I sindaci non possono essere i terminali delle inefficienze, delle indecisioni e delle contraddizioni dell’azione di Governo che li grava di responsabilità che competono invece all’esecutivo – afferma Masci -. Chi ha emesso questo provvedimento evidentemente non conosce i territori. Chiudere strade che hanno intersezioni infinite necessiterebbe di un impiego smisurato di forze dell’ordine a controllo. Un’operazione impossibile. Il governo torni sui suoi passi, oppure invii alle città l’esercito per garantire il controllo necessario”.
“Aperture e chiusure dei locali e dei luoghi di ritrovo vanno stabilite con chiarezza e senza zone d’ombra – aggiunge ancora Masci, che tuttavia dalla conclusione del lockdown ha sempre definito, con apposite ordinanze, differenti modulazioni orarie delle attività di ristorazione serali, a seconda delle zone della città, generando non pochi malcontenti tra gli esercenti – . Il rispetto delle regole è compito delle autorità che hanno per questo una precisa competenza istituzionale, alla quale in via sussidiaria può contribuire la Polizia Municipale che non può certamente sostituirsi alle Forze dell’ordine. In questa fase dell’emergenza, che noi sindaci abbiamo affrontato nel periodo peggiore in primavera con tempismo e lucidità anche a costo di essere impopolari, dal Governo ci attendevamo che in fase decisionale avesse maturato l’esperienza per un indirizzo chiaro, che invece non c’è”.
“Pare di vedere, invece, un facile scaricabarile che prima attribuisce la responsabilità ai cittadini per la nuova espansione del coronavirus, e adesso ai sindaci per contenerla lì dove le misure sono o blande, o inefficaci, o addirittura inutili”, conclude il sindaco.
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