DALL’ABRUZZO AL BLUES MONDIALE, LUCA GIORDANO PRESENTA IL SUO NUOVO ALBUM

TERAMO – Anni di viaggi, conoscenze, collaborazioni, anni di rinascita e di scoperta di sé, tutto questo è “Let’s talk about it”, il nuovo album di Luca Giordano, chitarrista, cantante, musicista blues di Teramo.
Prodotto da Fabio Colella, presso Sasha Studios a Trasacco e distribuito dall’etichetta brasiliana “Blue Crawfish Records”, il nuovo album è il terzo all’attivo del musicista abruzzese.
“L’album – racconta il musicista a Virtù Quotidiane – esprime la mia identità poliedrica, è frutto dei miei viaggi, delle influenze che hanno avuto su di me. Le mie sonorità rispecchiano il mio mondo”.
Il mondo di Luca Giordano è fatto di scelte coraggiose, che grazie alla passione della musica, lo hanno portato a girare il mondo e a stringere collaborazioni con i più importanti esponenti del panorama blues internazionale.
Una laurea in informatica e un lavoro come amministratore di rete, per anni Luca Giordano suona con quella che è la sua prima band, il “Jumpin’eye Blues Quintet” creato a L’Aquila. “Con i miei musicisti di allora – racconta – abbiamo vinto un paio di concorsi nazionali e con loro sognavo di lavorare professionalmente, poi però ognuno ha preso la propria strada”.
A 25 anni la strada di Luca approda a Chicago. “Quando sono partito parlavo un inglese minimo, e lì, oltre un vago contatto, non avevo nessuna conoscenza”. La musica ha fatto da catalizzatore, e Luca Giordano sviluppa, in quegli anni, fondamentali collaborazioni, al fianco dei principali esponenti della scena musicale blues dell’Illinois, e al suo ritorno dà vita ai primi due album da solista.
Il bluesman abruzzese continua a viaggiare in tour in tutto il mondo, al fianco di grandi artisti o come solista con la sua “Luca Giordano band”. Gira l’Europa e il mondo con un suo stile, con il suo blues, crescono i riconoscimenti e le collaborazioni, e Luca Giordano si afferma come uno dei più importanti talenti della scena blues europea.
Torna in Abruzzo, nel 2016, il terremoto danneggia la sua casa a Sant’Onofrio, e Luca decide di partire per un nuovo fondamentale viaggio. Una tournée in Sud America lo porta a rimanere in Brasile quattro anni ed è lì che il nuovo album inizia a nascere. “Sono un fanatico del blues tradizionale -spiega Giordano- ma l’incontro con suoni, lingue, tradizioni diverse mi ha portato a far evolvere il mio modo di suonare il blues”.
Otto sono le tracce originali del nuovo album, tre le cover a firma rispettivamente di Mighty Mo Rodgers , Eric Davis, Sean Costello.
“Il suono di questo album è sanguigno, scarno, molto blues. Poi ci sono anche sonorità soul, r&b, e un paio di ballads”.
La band in “Let’s talk about it” è costituita da Luca Giordano alla chitarra e voce, e altre tre talentuosi abruzzesi, il virtuoso organista e pianista Abramo Riti, Walter Cerasani (da anni colonna portante della band) al basso e Fabio Colella alla batteria. “I musicisti della mia band – sottolinea Luca Giordano – sono esempi altissimi di talenti incredibili che la nostra terra vanta in Italia e nel mondo”.
L’album è nato nonostante le fatiche imposte dal Covid. “A febbraio dello scorso anno mi trovavo in tour a in Russia, il 9 marzo ero a Tunisi e da quel momento tutto si è bloccato con il lockdown. Eravamo pronti per avviare le registrazioni e siamo rimasti fermi”.
Tuttavia i musicisti, passato il momento di lockdown totale, in modo strenuo e nelle modalità possibili volta per volta, sono riusciti nell’intento.
L’album è di recente uscito sui principali canali digitali, e sarà presto disponibile anche su cd (acquistabili inviando una mail a info@lucagiordanoband.com).
“Il blues racconta da sempre l’enigma dell’essere umano, delle sue pulsioni e delle sue emozioni; il mio album racconta le mie storie ma anche le storie che ho visto, ho sentito raccontare”.
Il disco vanta la presenza di due ospiti d’oltreoceano che hanno contribuito negli anni alla formazione artistica di Giordano, il profeta del Blues Mighty Mo Rodgers, della cui band Luca Giordano è diventato parte integrante. “Mi ha donato un suo brano inedito, che qui suoniamo per la prima volta” ci racconta Luca Giordano. Altro ospite l’esplosivo sassofonista Sax Gordon, cui è stata affidata la sezione fiati su 4 brani “lavora con me da oltre sette anni, una presenza stabile e fondamentale in tutti i miei dischi”.
Altri ospiti italiani portano al disco il loro grande contributo artistico, come Alessandro Di Bonaventura alla tromba, i marchigiani Walter Monini e Nicola Di Camillo, e il batterista Eric Cisbani.
“Ai cori c’è mia sorella, Chiara Giordano. Lei è un’attrice e cantante e all’attivo ha suoi progetti musicali, diversi dai miei. Lei ha studiato, io sono un autodidatta. Qui mi regala la sua voce per i cori”. Un altro abruzzese nell’album è Francesco Cerasoli “un vero artista – spiega Luca – è suo il solo di chitarra sul brano “Cold Winter”.
L’ultima traccia dell’album è una cover omaggio all’amico, il compianto bluesman Eric Davis, ucciso a Chicago nel 2014, su questo brano sarà realizzato un video clip in uscita a maggio.
“Spero che questo album porti momenti di pace in un momento terribile come questo che stiamo vivendo, e il mio augurio è che presto si esca da questa idea, che sempre più sta passando, che l’arte e l’istruzione non siano beni di prima necessità”.
La musica registrata è l’esperienza che ci è permessa in questo periodo, ma l’augurio più grande è poter ascoltare “Let’s talk about it” dal vivo, dove la forza espressiva, la passione, la competenza e la capacità comunicativa di Luca Giordano emergono in tutta la loro forza.
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