PELTUINUM LA CITTÀ TRANSUMANTE, NARRAZIONE ITINERANTE DI ARTI E SPETTACOLO L’AQUILA
di Giorgia Roca

L’AQUILA – Appuntamento per domani, domenica 10 luglio alle ore 19,00 per prendere parte al racconto dei resti dell’antica città di Peltuinum attraverso un universo di testi, suoni e suggestioni con un sistema di cuffie wireless, camminando nel sito archeologico.
Gli spettatori saranno accompagnati in un percorso di riscoperta della città che fu, della sua vita e della natura transumante.
Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è stato diretto dal regista Giancarlo Gentilucci, scritto da Sara Cocuzzi e recitato da Tiziana Irti; prodotto da Arti e Spettacolo L’Aquila con il sostegno del Comune di Prata d’Ansidonia (L’Aquila).
Rientra nei Paesaggi spettacolari, un progetto di rete trasversale che punta alla (ri)creazione di una comunità teatrale, attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio, e che prevede la realizzazione di spettacoli dal vivo e suggestioni artistiche in percorsi a piedi in particolari contesti architettonici dell’entroterra abruzzese.
“Da diversi anni lavoriamo in questi luoghi che ci appartengono, con la finalità di svilupparli sotto il profilo socio culturale. La cosa che stupisce è che ci sono zone eccezionali che, tuttavia, non sono entrate nel sistema dell’informazione e del turismo. Abbiamo costruito il teatro a San Demetrio ne’ Vestini (L’Aquila) proprio il 9 luglio del 2009 per analizzare quel territorio, comprese le sue fragilità. Per ogni sito, l’intento è di mettere in evidenza una storia passata o il futuro, se è un luogo abitato, per dargli il giusto riconoscimento. L’evento di domani si inserisce in un percorso che abbiamo intrapreso da anni”, afferma Giancarlo Gentilucci a Virtù Quotidiane.
Particolare attenzione è riservata alla salvaguardia ambientale, dunque da qualche anno preferiscono andare in scena all’ora del tramonto, per evitare il montaggio dell’impianto luci, oppure dotarsi di questo sistema di cuffie wireless per limitare l’impatto energetico.
“Il testo, scritto appositamente senza rigore scientifico, tratta di una pastora che attraversa nei secoli la città di Peltuinum, scenario di transumanza e terremoti, che si è reinventata di volta in volta finchè non è caduta nell’oblio. Lo spettacolo sottolinea non soltanto la memoria che il luogo rappresenta ma anche futuro che potrebbe avere, se gli scavi archeologici continueranno nel tempo. Raccontare queste vicende crea un rapporto più affascinante con il visitatore, al quale si fa comprendere quanto sia stato importante quel sito per guardarlo d’ora in poi con sguardo differente”, conclude Gentilucci.
Inoltre, in questi giorni è attiva la campagna di scavi diretta dalla dott.ssa Migliorati dell’Università La Sapienza di Roma.
Lo spettacolo può ospitare più di un centinaio di persone, con la possibilità di suddividerle in turni di circa mezz’ora.
Si possono richiedere informazioni scrivendo a info@artiespettacolo.org.
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