Cultura 28 Ago 2019 19:37

PERDONANZA, LA BOLLA DI PAPA CELESTINO ARRIVA A COLLEMAGGIO E SI APRE LA PORTA SANTA

PERDONANZA, LA BOLLA DI PAPA CELESTINO ARRIVA A COLLEMAGGIO E SI APRE LA PORTA SANTA

L’AQUILA – Partito puntuale alle ore 16,00 da Palazzo Fibbioni, sede post-terremoto del Comune dell’Aquila, il Corteo storico della Bolla, momento clou della Perdonanza Celestiniana, l’evento storico-religioso considerato precursore del Giubileo, che ogni anno celebra l’indulgenza plenaria che volle Papa Celestino V nel 1294, si è snodato per le vie della città – seguito in diretta da Virtù Quotidiane – fino a raggiungere la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, edificata proprio su volontà dell’eremita del Morrone.

Corso Vittorio Emanuele, l’anello di piazza Duomo, corso Federico II e viale Crispi, quindi il viale di Collemaggio e il prato antistante la Chiesa.

La parte istituzionale è stata aperta dal Gonfalone del Comune dell’Aquila, con rappresentanti di Giunta e Consiglio e dirigenti. Poi Comitato Perdonanza, società partecipate, Uffici speciali della ricostruzione dell’Aquila e del cratere sismico 2009, Regione, Provincia, parlamentari, rappresentanti degli organismi giudiziari, delle forze armate e dell’ordine, di Università, Gssi e Laboratori nazionali del Gran Sasso, Province, Comuni, istituzioni presenti in città e ordini professionali.

A rappresentare il Governo il sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca.

Presente il Gonfalone di Roma Capitale, decorato con medaglia d’oro al valor militare.

La parte storica del Corteo è stata introdotta dal Movimento celestiniano. Oltre quello della federazione dei Gruppi storici dell’Aquila, hanno partecipato “La Torre dell’Aquila” Celano, il gruppo storico di Antrodoco e quello della Pro loco di Paganica, gli Uomini d’arme, che hanno preceduto gli antichi quattro quarti della città (Santa Giusta, San Pietro, San Marciano e Santa Maria Paganica).

Insieme al sindaco, Pierluigi Biondi, sono arrivati infine la Dama della Bolla, Sara Luce Cruciani, e il Giovin Signore, Federico Vittorini: la prima ha portato l’astuccio in cui è stata custodita per secoli la Bolla del Perdono – il cui originale è ora esposto nella Basilica di Collemaggio – il Giovin Signore ha portato il ramo d’ulivo del Getsemani con il quale, intorno alle 18, il cardinale Giuseppe Bertello, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, all’Aquila su invito dell’arcivescovo cardinale Giuseppe Petrocchi, ha bussato per tre volte alla Porta Santa della Basilica per ordinarne l’apertura.

È il momento ufficiale in cui comincia l’indulgenza plenaria voluta dal Papa Santo Celestino V nel 1294.


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