PESCARA JAZZ SFIDA IL COVID E PORTA RESPIRO ALLA MUSICA ITALIANA

PESCARA – Il settore degli eventi culturali pescaresi torna a respirare dopo i mesi di costrizione legati al coronavirus. Lo fa con il Pescara Jazz, il festival jazz più storico d’Italia, nato nel 1969 e giunto nel 2020 alla sua edizione 48.
Ed è proprio “breath”, il respiro, il tema della manifestazione 2020.
“Il respiro è stato nel suo senso più fisico colpito da questa emergenza sanitaria fin dall’inizio – ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione, il direttore artistico Angelo Valori, presidente dell’Ente manifestazioni pescaresi -. Poi il concetto si è evoluto e dalla sua espressione fisica è diventato mancanza della possibilità di movimento e di esprimersi. Infine nelle ultime settimane, con i tragici fatti in America e il movimento I Can’t Breath in solidarietà di George Floyd, il cittadino americano ucciso, il respiro ha assunto un’ulteriore valenza. Il mondo del jazz, quale sinonimo di libertà e di unione di stili e culture diverse, non poteva rimanere inerme”.
Alla presentazione, nella sala consiliare del Comune, hanno preso parte oltre al direttore artistico e al padrone di casa, il sindaco Carlo Masci, anche il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, l’assessore regionale alla Cultura Mauro Febbo, gli assessori comunali alla Cultura, Maria Rita Paoni Saccone e ai Grandi Eventi Alfredo Cremonese e la presidente della commissione Cultura Manuela Peschi.
“L’Abruzzo dopo il Covid vuole andare oltre – ha detto l’assessore Febbo – . Il Pescara Jazz è una manifestazione di storia e valore che porta attenzione sulla nostra regione e come Istituzione non faremo mancare il nostro sostegno. Stiamo lavorando per ridare ossigeno al mondo della cultura e del turismo e per questo lunedì, con largo anticipo rispetto al passato, approderanno in Giunta le linee di indirizzo per i bandi sulla cultura, sul turismo e sullo spettacolo”.
“La cultura per l’Italia è un prezioso elemento che contribuisce al Pil del Paese – ha analizzato il presidente Sospiri – . Se fermiamo tutte le iniziative di questo settore, amplifichiamo le già note difficoltà economiche. Quindi a Pescara jazz va il plauso per aver annunciato la ripartenza prima ancora delle aperture, perché ci ha creduto e ha predisposto un programma di tutto rispetto e di grande qualità”.
In effetti lo scorso 13 maggio, proprio il Pescara Jazz ha annunciato per primo in Italia la volontà di confermare l’edizione anche nel 2020. Una edizione che verrà garantita nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale e dispositivi di sicurezza.
Il festival si terrà dal 9 al 19 luglio, in un ciclo di otto appuntamenti, alcuni con doppio concerto. Gli artisti saranno tutti italiani, con una larga componente di nomi abruzzesi.
Si comincia il 9 luglio con Roy Paci ed Enzo Favata; il 10 luglio la serata sarà dedicata in una prima parte al sassofonista Max Ionata e poi al bassista Michelangelo Brandimarte. L’11 e il 12 luglio saranno protagonisti Roberto Gatto, Rosario Giuliani, Francesco D’Alessandro e Roberto Ottaviano. Gli appuntamenti si terranno sul palco del porto turistico Marina di Pescara.
Le serate dal 16 al 19 luglio si terranno invece al teatro D’Annunzio. Si esibiranno Daniele Di Bonaventura, Michele Di Toro, Gianluca Petrella, Aires Tango, Paolo Fresu, Claudio Filippini e i Dreamers.
“Il Pescara Jazz è un’iniziativa che è un motore culturale ma anche economico e di speranza per Pescara – ha dichiarato il sindaco- . Oggi dopo il Covid tutti dobbiamo e vogliamo ripartire e Pescara dà un segnale forte”. “Quest’anno abbiamo lavorato in sinergia con tutti gli Enti – ha concluso l’assessore Cremonese – per elaborare un calendario eventi, distribuendo gli appuntamenti nella città in maniera armoniosa ed evitando di far accavallare gli eventi accavallare gli appuntamenti”.
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