Cooperazione vitivinicola, il piccolo e il grande possono tenersi per mano

ROCCA SAN GIOVANNI – Il rapporto tra il piccolo vignaiolo indipendente e le cooperative al centro di un incontro promosso da Cantina Frentana, di Rocca San Giovanni (Chieti), nell’ambito della settima edizione di Stelle della Cooperazione.
L’evento, dal titolo “Nel segno della qualità, piccolo e grande non sono nemici”, si è svolto lunedì, a Fossacesia (Chieti), negli spazi di Cantina Sangro (acquisita da Frentana, attraverso la fusione per incorporazione nel 2021, dopo quattro anni di collaborazione), e ha visto la partecipazione di noti esponenti del mondo vitivinicolo regionale e italiano.
Alla base dell’incontro la volontà di raccontare storie di successo nell’ambito della cooperazione, come quella di Davide Canina, sommelier professionista piemontese, che ha creato una linea di vini di alta gamma, denominata “I Parcellari”, da singoli vigneti ad alta vocazione. Questa linea di vini è presente in ben 33 ristoranti stellati d’Italia. “Un progetto lodevole per una cooperativa”, ha precisato Maurizio Gily, agronomo e giornalista, che ha coordinato l’evento.
Così come recita lo stesso tema dell’incontro, il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Alessandro Nicodemi ha sottolineato il fatto che “tra il piccolo e il grande non c’è più conflittualità, ma una maggiore collaborazione. La cooperativa, però, ha più difficoltà a vendere il vino sfuso. Un limite che non si supera facilmente, ma bisogna pensare alla valorizzazione del marchio collettivo (La Doc)”.
“Concentrare la produzione in strutture più grandi è importante”, secondo Ruenza Santandrea, esperta di cooperazione che ha guidato, dal 2020 al 2023, il Consorzio Vini di Romagna. La fusione tra le aziende è dunque una carta vincente.
Concetta Pigna, responsabile Ricerca e sviluppo della Cantina La Guardiense, nella zona di Benevento, in Campania, ha raccontato la propria esperienza e la grande attenzione alla sostenibilità ambientale.
Storie di vino e di vigne, dunque, per confrontarsi sulle produzioni e sul consumatore, che sceglie la qualità e il forte legame con il territorio. Per il presidente di Frentana Carlo Romanelli, “la cooperazione è quindi un valore aggiunto”.
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