PERDERSI TRA I COLORI D’AUTUNNO NEI BOSCHI D’ABRUZZO, L’INCANTO DEL FOLIAGE
L’AQUILA – Le faggete vetuste della Val Cervara a Villavallelonga (L’Aquila) e quelle di Selva Moricento a Lecce dei Marsi (L’Aquila), due delle cinque faggete secolari abruzzesi riconosciute patrimonio mondiale Unesco, la Valle di Amplero a Collelongo (L’Aquila), le escursioni alle pietre lisce di Pennadomo (Chieti), i mulini rupestri lungo la Valle del Foro a Pretoro (Chieti), i luoghi dannunziani di San Vito Chietino (Chieti).
In Abruzzo c’è l’imbarazzo della scelta per ammirare una delle più magiche espressioni della natura, che molti anche da noi usano oramai chiamare foliage. Quando tra la fine di settembre e novembre anche grazie all’escursione termica le foglie degli alberi iniziano a cambiare colore.
Tra gli itinerari più suggestivi indicati dal sito www.abruzzoturismo.it del Dipartimento Sviluppo Economico e Turismo della Regione, anche tanti castagneti come quelli nei pressi di Valle Castellana (Teramo), Crognaleto (Teramo), Cagnano Amiterno, Montereale, Ocre, Sante Marie (dove va in scena ogni anno la Cicloturistica della Castagna con tre percorsi), Carsoli e Tagliacozzo (L’Aquila).
E poi, ancora, il sentiero lungo la faggeta di Lama Bianca nel Parco nazionale della Majella, l’Abetina di Cortino nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, l’anello della Val d’Arano vicino a Ovindoli nel Parco naturale regionale Sirente Velino, le faggete di Camporotondo e Macchiarvana nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise: sono solo alcune delle località da visitare in Abruzzo se si è amanti del “foliage”, la pratica così chiamata dagli occidentali e che per i giapponesi è “momijigari”, letteralmente “caccia ai colori autunnali”.
Virtù Quotidiane ha fatto due passi tra i boschi del Gran Sasso.
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