L’AQUILA – Un’esperienza unica per conoscere le opere d’arte osservandole con occhi diversi e sotto una luce nuova. Il 27 settembre al Museo nazionale d’Abruzzo (Munda) dell’Aquila, con l’aiuto dei funzionari restauratori del Polo museale e la collaborazione del Centro di Microscopie dell’Università degli studi dell’Aquila, si potrà conoscere il mondo della diagnostica applicata ai beni culturali.
Grazie alla strumentazione portatile a luce uv e al microscopio digitale sarà possibile visionare la superficie dei manufatti esposti nelle sale del Museo, ottenendo informazioni sul degrado e sulla tecnica esecutiva delle opere altrimenti non visibili ad occhio nudo.
Con lo stereomicroscopio, il microscopio ottico a fluorescenza e il microscopio elettronico a scansione Zeiss GeminiSEM 500, in collegamento remoto con i laboratori del Centro di Microscopie, saranno osservati piccoli frammenti e sezioni stratigrafiche di opere per riconoscerne la natura con più alta risoluzione.
Le dimostrazioni dei restauratori, per le quali è necessario operare in condizione di buio totale, sono previste alle ore 10,00, 11,30, 15,00, 16,30, 18,00, per non interferire eccessivamente con le visite ordinarie del Museo.
È d’obbligo la prenotazione con un limite di 25 partecipanti per gruppo da effettuarsi all’indirizzo email streetscience2019@strutture.univaq.it.