Cantine e vini 09 Dic 2021 19:28

VINO: L’ABRUZZO AVRÀ LA NUOVA DOCG TERRE DI CASAURIA

VINO: L’ABRUZZO AVRÀ LA NUOVA DOCG TERRE DI CASAURIA

PESCARA – L’Abruzzo nel 2022 avrà una nuova Docg. A due anni del passaggio della Dop Tullum a Denominazione di origine controllata e garantita, il gradino più alto nella piramide qualitativa del vino italiano, ecco che arriva un’altra novità.

Le aziende della sottozona Casauria potranno sfoderare il bollino di Docg, fortemente voluto dai produttori dell’associazione omonima. L’area comprenderà le vigne, che risponderanno ai precisi requisiti indicati nel disciplinare, che si trovano nei comuni di Alanno, Bussi sul Tirino, Bolognano, Brittoli, Castiglione a Casauria, Corvara, Cugnoli, Lettomanoppello, Manoppello, Pescosansonesco, Pietranico, Popoli, Scafa, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Serramonacesca, Tocco da Casauria, Torre de’ Passeri e Turrivalignani. Tutti nel pescarese.

L’iter si concluderà direttamente ad anno nuovo e si lega a nodo stretto a un più ampio discorso di aggiornamento e riscrittura dei disciplinari di tutto il vino abruzzese, ormai sinonimo di qualità eccellente a livello internazionale.

Il percorso ha visto il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo lavorare sui nuovi disciplinari e proporli alla Regione. Quest’ultima dopo aver espresso parere di conformità li ha trasmessi circa un mese fa al Ministero dell’Agricoltura.

Le proposte sono state approfondite da aprile a luglio scorso dal comitato nazionale vini, composto da rappresentanti del Ministero e del mondo vitivinicolo. “Abbiamo rivisto il disciplinare sulla base delle richieste di chiarimenti che ci sono state evidenziate durante la fase istruttoria – spiega a Virtù Quotidiane Tito Cieri, funzionario del dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo e componente della segreteria tecnica dell’assessore Emanuele Imprudente – . Abbiamo fatto una sintesi complessiva e trasmesso tutto al ministero per l’approvazione che dovrebbe avvenire a inizio dell’anno prossimo”.

Tra le novità più importanti contenute nel nuovo disciplinare c’è il riconoscimento della Docg Casauria o Terre di Casauria, che quindi porta a tre le Denominazioni di origine controllata e garantita d’Abruzzo, sommandosi a Colline teramane Montepulciano d’Abruzzo, la prima del 2003, e Tullum, che risale a luglio 2019.

“Oltre a questo importante riconoscimento – continua Cieri – le altre modifiche riguardano le rese, le qualità organolettiche e chimiche del vino o ancora l’esclusione dei vigneti coltivati nei fondovalle, cioè nelle zone d’ombra non vocate alla viticoltura. Viaggiavamo con un disciplinare datato e quindi questo è un passaggio epocale che ci mette al passo con i tempi, con uno sguardo sempre più attento sulla qualità elevata”.


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