MARCELLO SCHILLACI, “VI PRESENTO LE MAZZARELLE, LA MONETA DI SCAMBIO DEI PASTORI”

TERAMO – “È la regina della cucina teramana. Era la moneta contante dei pastori quando scendevano in città, un piatto che risale alla notte dei tempi”.
Così Marcello Schillaci presenta le mazzarelle, pietanza tipica costituita da involtini di coratella di agnello avvolta in foglie di indivia legati con budelline dello stesso agnello.
Custode delle celebri virtù e “padre” del disciplinare che nel 2011 ha cristallizzato la ricetta del piatto tipico del primo maggio, nella sua Cantina di Porta Romana, nel cuore antico di Teramo, Schillaci ai microfoni di Virtù Quotidiane racconta le origini di uno dei piatti più caratteristici della cucina teramana.
“I pastori conservavano la carne per affrontare la transumanza, attraversando Teramo portavano la coratella nelle cantine, dove l’abilità delle nostre nonne la rendevano commestibile visto che la conservazione dell’epoca non era come quella di oggi – racconta – con gli odori dell’orto e una sapiente cottura diventava una leccornia”.
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