Cronaca 21 Nov 2022 19:50

PRIMA CHE AI MERCATI L’ABRUZZO ARRIVA AL CUORE, MA PER I TOUR OPERATOR BISOGNA MIGLIORARE I SERVIZI

Food Experience

CITTÀ SANT’ANGELO – Un Abruzzo di qualità, dalle idee chiare, pronto ad affacciarsi sul mercato internazionale. Dall’altro lato un Abruzzo fermo agli anni ’80, con poca inventiva e creatività. È un turismo a due facce quello descritto da alcuni tour operator italiani che nei giorni scorsi, insieme a colleghi dal resto d’Europa, hanno partecipato ad Abruzzo Food Experience, il tour dedicato ad operatori del settore, giornalisti e blogger, promosso dalla Camera di Commercio di Chieti-Pescara e organizzato da Abruzzo Travelling, consorzio turistico di servizi che opera dal 2005 per valorizzare e migliorare l’offerta turistica nel territorio abruzzese, diretto da Claudio Ucci.

Da mercoledì a sabato, i partecipanti sono stati impegnati in un giro tra bellezze, monumenti delle province di Chieti e Pescara, ma anche in esperienze dal vivo per gustare e mettere le mani in pasta nei prodotti tipici della regione. L’ultima giornata, sabato, ha visto a Città Sant’Angelo (Pescara) nell’hotel Michelangelo, un incontro B2B tra gli operatori turistici abruzzesi e i tour operatori stranieri (provenienti da Francia, Irlanda, Spagna, Lettonia e Germania) e italiani arrivati da Milano, Torino, dalle Marche, dalla Sardegna e dalla Toscana.

Giudizi lusinghieri li ha espressi Nicoletta Innocenti, di Verdidea, tour operator della Val d’Orcia, in provincia di Siena. “Siamo entusiasti – ha commentato a Virtù Quotidiane – . Avevamo interesse a inserire l’Abruzzo come destinazione per il 2023 e siamo rimasti affascinati. In questi due giorni abbiamo trovato un livello di professionalità, di qualità di offerta, di chiarezza di idee, e di visione che tiene conto della passione. L’Abruzzo è un territorio abbastanza nuovo sul mercato internazionale e viene portato avanti con grande passione”. L’elemento di forza per Innocenti è la qualità dell’ospitalità nel “suo elemento umano, nella sua autenticità per arrivare non ai mercati, ma al cuore della gente”.

Verdidea sta pensando ai pacchetti da proporre. “Sarà un ingresso cauto e responsabile che vuol dire non riproporre i modelli toscani, ma rispettare questo territorio. Vogliamo arrivare sul mercato con un segmento di prodotto ampio. Sicuramente punteremo sugli agriturismi autentici, legati alle microproduzioni di qualità, per attirare il mercato scandinavo. E poi vorremmo arrivare a un mercato con segmento di spesa alto, cioè il mercato americano, canadese e australiano, con il traditional wedding experience, che in Abruzzo è declinato nel Destination Wedding, il format dei matrimoni nei borghi. Queste fasce di mercato hanno una grande capacità di spesa e questo segmento di offerta può produrre una ricchezza diffusa sui territori”. Secondo Verdidea, l’Abruzzo deve puntare sui cammini “che sono uno strumento efficace per permettere di percepire l’accoglienza”.

Di tutt’altro tenore la percezione arrivata alla sarda Roberta Tocco di 181 Travel. “Abbiamo avuto un primo contatto lo scorso anno con l’Abruzzo e questa estate abbiamo portato avanti un processo di scouting per il territorio. L’Abruzzo è fermo agli anni ’80. È un territorio che ha così tante proposte che potrebbe arrivare da qualsiasi parte, eppure le realtà del posto non riescono a valorizzare il territorio, ma al tempo stesso si lamentano. Lavoriamo in tutta Italia e siamo riusciti ad aumentare il fatturato di tutte le realtà che abbiamo servito. Qui occorre capire il target e quindi formulare le offerte”.

L’attenzione di Tocco si è concentrata sui grandi alberghi di Montesilvano, che si muovono in un segmento di mercato familiare, in cui la vacanza è vissuta quasi del tutto al mare. “Non possiamo pensare di lasciare il villeggiante sul lettino tutto il giorno. Mancano servizi basilari della proposta mare: non ci sono gommoni, sup, bananoni, kayak. Va bene valorizzare il turismo enogastronomico, ma non si può pensare che sia il solo ad accontentare tutti i gusti”.

Il progetto ha coinvolto anche giornalisti e blogger nazionali, che si sono immersi nel tour esperienziale.

Tra loro, la giornalista Roberta Maresci, presente fin dalla prima edizione di Abruzzo Food Experience nel 2019 e che ha ideato il Fair Play Garden, il giardino della gentilezza a Montopoli di Sabina (Rieti), che include un esemplare di ulivo, portato con sé da Loreto Aprutino (Pescara) nella prima edizione del tour e ora si arricchirà di un lauro preso in questi giorni dal Parco Lauretum.

“È davvero interessante e positivo vedere che tanti progetti che erano in fase di realizzazione 4 anni fa oggi sono praticamente conclusi. Penso alla pista ciclabile della Costa dei Trabocchi, o al progetto per una Carta dell’Olio che da tempo veniva annunciato e che ora sta diventando concreto. Ho apprezzato molto l’idea antropologica che c’è dietro il progetto dei matrimoni nel borgo, che ha tutte le basi per diventare un format italiano di peso. In questa regione a livello di attrazione ce n’è per tutti i gusti e per tutti i target. L’aspetto cooking è molto sviluppato e mi piace il gioco di squadra che ho trovato”.

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