Dimora, pasta e taralli che parlano di sole, terra e grano pugliesi

DELICETO – Pratiche agricole sostenibili per preservare fertilità del suolo, ridurre l’impatto ambientale e mantenere la biodiversità, pochissimi pesticidi e fertilizzanti chimici, ed energie rinnovabili per il funzionamento degli impianti. Non ci sono solo scelte orientate alla sostenibilità dietro Dimora, ma alla base c’è il rispetto per la terra e per l’ambiente tramandato di generazione in generazione.
Quella di Dimora, sui Monti Dauni in Puglia è la storia di un’azienda di famiglia, e di un’arte tramandata di generazione in generazione.
Tutto inizia alla fine degli anni ’90 quando Lara Natale eredita i terreni acquistati in Contrada Piano Amendola, a Deliceto (Foggia), nel 1959 da nonno Peppe e nonna Rocchina poi ceduti ai genitori Benito e Rocchina.
Nel 2000, Lara insieme a suo marito Rocco, decide di continuare in quell’attività di famiglia e di investire nell’azienda. Nel 2020, dopo 20 anni di esperienza maturata, nasce il brand Dimora che attualmente vanta la produzione di vari formati di pasta classica, integrale e per bambini, oltre alla selezione di semole e farine, legumi e prodotti da Forno, tutti prodotti con il grano duro proveniente esclusivamente dai terreni agricoli di proprietà.

Lara Natale
“Questa per me non è solo un’azienda agricola, come dico ai miei figli è casa nostra, la nostra Dimora”, dice Lara Natale. Da qui il nome dell’azienda, “ma è anche il nostro sole, il nostro grano e la nostra terra”.
“Negli anni abbiamo deciso di adottare tecniche di coltivazione che favoriscono la rotazione delle colture, la coltivazione di piante da copertura e l’utilizzo di compost e concimi organici”, spiega ancora. La scelta di seguire pratiche agricole sostenibili che preservino la fertilità del suolo riducendo l’impatto ambientale e mantengano la biodiversità, porta l’azienda ad ottenere la certificazione di Azienda Agricola Biologica.
Il grano alla base di tutti i prodotti è un biologico Monovarietale, scelto in base alle caratteristiche del terreno e alle condizioni climatiche della zona. Il tempo tra la raccolta e la molitura è brevissimo, e la conservazione e lo stoccaggio avvengono in ambienti freschi, asciutti, al riparo da umidità e luce.
Oltre alla pasta, in tutti i formati, da quelli tipici pugliesi a quelli più classici, fino alle pastine, ci sono poi frise e taralli pugliesi. Questi ultimi accompagneranno le degustazioni in programma ad Abruzzo in Bolla, l’evento dedicato agli spumanti italiani, organizzato da Virtù Quotidiane con il patrocinio del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, in programma per la sua terza edizione all’Aquila, a Palazzo dell’Emiciclo, dal 21 al 23 giugno.
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