GUIDA MICHELIN: ABRUZZO RIDIMENSIONATO, “MA LE NUOVE PROMESSE NON MANCANO”

PESCARA – Davvero una doccia fredda la perdita della Stella Michelin del Café Les Paillottes di Pescara: il maestro Heinz Beck è quasi gelato dalla “sorpresa”. Lo chef pluristellato tedesco dal cuore italiano – il suo La Pergola a Roma è tra i dieci ristoranti italiani che hanno avuto riconfermate le Tre Stelle – è superconsulente del ristorante del cavalier Filippo Antonio De Cecco sul lido vip pescarese.
A pochi istanti dalla Star Revelation della Michelin Italia 2020, Beck ha sfilato sul palco del teatro municipale di Piacenza insieme ai riconfermati chef Tre Stelle. In tutto undici, tutti anima e volto di ristoranti che “valgono il viaggio” come garantisce la Rossa: Piazza Duomo ad Alba (Cuneo), Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), St. Hubertus a San Cassiano (Bolzano), Le Calandre a Rubano (Padova), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (Mantova), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (L’Aquila), Mauro Uliassi a Senigallia (Ancona) e il neo tristellato Enrico Bartolini al Mudec a Milano.
Per l’Abruzzo situazione invariata, Paillottes a parte, con il Reale di Niko Romito al top con tre Macarons e la schiera – ridotta a cinque – di stellati con un Macaron che comunque “meritano la tappa”.
E fanno a capo a William Zonfa (Magione Papale, L’Aquila), Famiglia Spadone (La Bandiera, Civitella Casanova), Famiglia Tinari (Villa Maiella, Guardiagrele), Nicola Fossaceca (Al Metrò, San Salvo Marina), Davide Pezzuto (D. One, Montepagano di Roseto degli Abruzzi).
Due, inoltre, i Bib Gourmand, ristoranti con il miglior rapporto qualità prezzo, che entrano in guida per l’Abruzzo: Estrò a Pescara e Spoon a Teramo, contrassegnati dalla faccia sorridente dell’omino Michelin che si lecca i baffi.
Le due nuove insegne si aggiungono a Casa Elodia a Camarda (L’Aquila), La Madonnina a Opi (L’Aquila), Taverna de li Caldora a Pacentro (L’Aquila), Da Giocondo a Rivisondoli (L’Aquila), Clemente a Sulmona (L’Aquila), Locanda del Barone a Caramanico Terme (Pescara), Trita Pepe a Manoppello (Pescara), Taverna 58 a Pescara, Osteria dal Moro a Giulianova (Teramo), Borgo Spoltino a Mosciano Sant’Angelo (Teramo), Bacucco d’Oro a Mutignano di Pineto (Teramo) e Tre Archi a Notaresco (Teramo) .
Ma torniamo alla nota dolente, raggiunto al telefono da Virtù Quotidiane il maestro Heinz Beck chiede gentilmente “tempo per verificare” sulla sgradita sorpresa delle Paillottes. In cerca di altri autorevoli commentatori viriamo su Niko Romito, profeta idolatrato da tutto Abruzzo e dalla critica gastronomica che conta. Ma il suo cellulare squilla inutilmente.
Ben volentieri cediamo l’analisi a Luigi Cremona, critico gastronomico e curatore delle guide del Touring il quale nelle passate stagioni con Witaly ha curato appuntamenti di spicco con l’alta ristorazione a Les Paillottes di Pescara, ristorante “comunque segnalato” nella “sua” guida e che di recente ha ottenuto il secondo Cappello dalle Guide de L’Espresso. Una promozione che cozza con l’esito della pur autorevole “Rossa”.
“Qualcosa non ha funzionato, capita. Oppure si tratta di diversità di vedute, che rispetto”, afferma Cremona. “Certo per Pescara è una perdita ma non mi preoccuperei più di tanto, a meno che la pausa perduri. Quella delle Paillottes è una situazione particolare, un bellissimo ristorante con una grande consulenza, deve trovare la sua strada”.
“Nella ristorazione abruzzese non mancano motivi di interesse”, prosegue il gastronomo romano, scout e pigmalione della nuova generazione di “Emergenti” di sala, cucina , pizzeria a cui ha dedicato selezioni e premi ad hoc. “In Abruzzo ci sono giovani davvero in gamba che possono aspirare a tanto, penso ad Antonio Blasi del Tamo, a Mattia e Alessio Spadone de La Bandiera, ad Arcangelo e Pascal Tinari del Villa Maiella”.
“Mettiamola così” conclude l’ingegner Cremona, “a questo giro della Michelin l’Abruzzo ha avuto una pausa, ma anche il Lazio è stato quasi completamente dimenticato, è andata bene per Toscana e Campania. Io stesso sono rimasto sorpreso per alcune Stelle date, diversità di vedute appunto. Ma il mondo gira”.
E il resto è cronaca. Degli oltre duemila ristoranti in guida, oltre 1.400 ristoranti propongono un buon pasto con prodotti di qualità (simbolo del Piatto), 266 i Bib Gourmand (faccia sorridente dell’omino Michelin) di cui 25 novità. Le regioni con più ristoranti Bib Gourmand si confermano essere Emilia-Romagna 33 , Piemonte32 , Lombardia 28, Toscana 27 e Veneto 22.
Oltre le Stelle, 4 i premi speciali assegnati dalla Michelin Italia 2020. Mentor Chef Michelin 2020 by Eberhard assegnato a Gennaro Esposito, ristorante Torre del Saracino, Vico Equense. Giovane Chef Michelin2020 by Lavazza assegnato a Davide Puleio, ristorante L’Alchimia, Milano. Serivizio di Sala Michelin2020By Coppini assegnato a Sara Orlando ristorante Locanda di Orta, Orta San Giulio. Passion for Wine Michelin 2020 By Consorzio del Brunello di Montalcino Rino Billia ,ristoranteLe Petit restaurant, Cogne.
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