Nododivino, i Metodo classico bianco e rosé sono bollicine di precisione

ORTONA – Uve selezionatissime, zonazione dei terreni e viticoltura di precisione. Sono questi i tre cardini del progetto Nododivino, l’evoluzione di Codicevino, startup del mondo cooperativo, spinoff del colosso Citra, che si avvale della preziosa collaborazione dell’enologo Riccardo Cotarella in cantina. Nel progetto è impegnato, inoltre, un gruppo composto da 8 agronomi e 8 enologi coordinati da Davide Dias, direttore tecnico.
I tre principi si ritrovano anche nelle bollicine dell’azienda presieduta da Licio Colantuono (nella prima foto sotto), due Metodo classico brut a base di vitigni autoctoni, versione bianca e versione rosé. Entrambi gli spumanti saranno in degustazione il 13 settembre prossimo a Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila, per la seconda edizione di Abruzzo in Bolla, l’evento tutto dedicato agli spumanti organizzato da Virtù Quotidiane con il patrocinio del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, che per la sua seconda edizione vedrà un programma ricchissimo, tra banchi d’assaggio con oltre 20 cantine, talk, masterclass, show cooking, cocktail e musica.
Il Bianco è uno spumante dal perlage fine, e sentori di cedro, pesca gialla, ananas e pan brioche, che ha raggiunto un perfetto equilibrio di sapidità e freschezza. Il rosé, colore buccia di cipolla, si presenta all’assaggio morbido e cremoso.
“La scelta di Nododivino” spiega il presidente Licio Colantuono, “è stata determinata dall’efficace gioco di parole che ben sintetizza i numerosi concetti che vogliamo che esprima il nuovo brand aziendale. Da un lato, infatti, il legame che i nostri vini, i nostri produttori, la nostra azienda hanno con la terra d’Abruzzo, una terra che amiamo, cullata tra la Majella ed il mare Adriatico, vocata per l’enologia e a cui dobbiamo tanto; ma anche il richiamo alla tradizione viticola locale della legatura dei tralci, che caratterizza i nostri vigneti da tempo immemore”.
“L’espressione Nododivino, non a caso scritto tutto attaccato”, continua il presidente, “ci riporta anche all’idea di amore e passione, gli stessi che caratterizzano i nostri produttori e che ritroviamo nella qualità dei nostri vini. Sentimenti che sono insiti anche nella Presentosa, il gioiello tradizionale abruzzese che abbiamo scelto per completare l’immagine, personalizzandolo a tema vino e con un riferimento al nodo inteso come legame, proprio per testimoniare l’aderenza del progetto alla tradizione e al territorio”.
LE FOTO

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